Impugnativa del Governo, il Cpel: “Servono regole diverse per l’allevamento di montagna e pianura”
Roma impugna, di fronte alla Corte Costituzionale, la legge regionale 15 del 2 agosto 2016 ed il Cpel mostra i denti, in particolare difendendone l'articolo 5 (Disposizioni in favore della zootecnia) e 6 (sulle macellazioni domiciliari e lo smaltimento dei sottoprodotti).
In una nota infatti il Presidente Franco Manes spiega che: “I Sindaci valdostani ritengono che le regole debbano essere sempre rispettate, soprattutto quelle relative alla salute e alla corretta trattazione degli alimenti, ma bisogna anche ragionare in termini di buonsenso: se le produzioni di carni e formaggi delle nostre aziende si rivolgono al consumo domestico, o a un piccolo commercio locale non è pensabile che in montagna si applichino le stesse regole delle grandi aziende di pianura. Come amministratori locali rammentiamo anche che le famiglie di allevatori svolgono in quota e a valle una precisa funzione di mantenimento del territorio contro l’abbandono e lo spopolamento, contribuendo a rendere più attrattiva la montagna in ambito turistico”.