A Chamois fa discutere la disponibilità del Comune a gestire la funivia

02 Agosto 2021

Dall’aprile del 2022 la gestione della funivia Buisson – Chamois per il trasporto passeggeri e della teleferica per il trasporto materiali potrebbe passare in campo al piccolo comune della Media Valle.
A deciderlo è stato il Consiglio comunale il 21 luglio scorso, con il voto contrario della minoranza e nonostante i “forti dubbi e perplessità sul provvedimento” espressi dal segretario comunale.

Nella disponibilità alla gestione, esplicata dal Comune alla Regione con una lettera, il segretario comunale di Chamois intravede “la sproporzione fra il compito che si offre di svolgere e la capacità organizzativa ed economica” dell’ente. “Sommando al bilancio attualmente gestito dal Comune quello della gestione della funivia per il trasporto passeggeri, si andrebbe quasi a raddoppiare gli importi di pareggio”. Ma non è l’unica perplessità esplicitata dal Segretario che ipotizza anche uno “sviamento di potere”, spiegando come sia “difficile cogliere il perseguimento di un interesse pubblico riferibile alla competenze proprie del comunale”.

A chiedere al Comune nei mesi scorsi di prendersi in carico la gestione della Funivia era stata la Regione. Le condizioni poste dall’Amministrazione comunale sono che la proprietà dell’impianto e la titolarità del servizio rimangono alla Regione, così come la manutenzione straordinaria. Alla Regione viene poi chiesto di versare nel 1° anno l’importo di 1.550.000 euro al netto dei ricavi desunti da quelli contabilizzati nel corso dell’esercizio 2019 e pari ad 482.410 euro da funivia ed 5.450 euro da teleferica.
Negli anni successivi la Regione dovrà poi garantire la somma totale di cui al 1° anno, quindi aumenterà la somma di 1.550.000 euro per l’eventuale minore entrata per ricavi (funivia e teleferica). Qualora invece i ricavi degli anni successivi superino i totali del 2019, il Comune fermo restando il trasferimento di 1.550.000 euro dovrà verserà all’Amministrazione regionale solo il 20% della parte eccedente.

Proprio queste condizioni fanno dire al segretario comunale che l’atto è “illogico e irragionevole” perché “l’amministrazione regionale sta assicurando e continuerebbe ad assicurare comunque il servizio di trasporto passeggeri, seppure magari con modalità diverse, ma sempre assolutamente rispettose del quadro normativo del settore, risultando così del tutto superfluo l’intervento anche sostitutivo del comune di Chamois”.

Dubbi che la minoranza non solo fa propri, ma si spinge a mettere in campo anche possibili ripercussioni. “La possibile conseguenza di un danno erariale (aumenti di costi non giustificati) derivante da un atto potenzialmente viziato da irregolarità peserebbe individualmente su chi ha promosso tale atto, nonostante un parere tecnico ampiamente motivato a cui varrebbe la pena di prestare attenzione”.

L’accusa dei consiglieri di opposizione è che la maggioranza sia arrivata a questa decisione mossa dalla fretta “più che da una serena analisi della realtà”. Fretta che lo stesso vice sindaco ha evidenziato in Consiglio comunale, spiegando come la Regione avesse sollecitato il comune sul “fare passi avanti nella gestione del dossier funivia”. Fra gli scenari da approfondire, secondo la minoranza, c’era invece quello di un bando europeo “indirizzato su criteri qualitativi”. Infine la minoranza esprime il timore che la Chamois Servizi Srl “privata della gestione della teleferica diventi insostenibile per il Comune”.

Ma da cosa nasce questo passaggio di consegne? Lo spiega il sindaco Lorenzo Mario Pucci: “L’impianto funiviario serve la comunità, è l’unico mezzo con cui si può raggiungere il paese. E’ inoltre l’unico impianto di questo tipo, di trasporto pubblico locale, gestito dalla Regione, che ha però anche il ruolo di controllore, oltre che di controllato. Da qui la proposta di decentrarne la gestione. Per noi, che abbiamo già in gestione la teleferica, può rappresentare una sinergia di servizio interessante”.

Il Comune attende ora di avere un ritorno dalla Regione sulle questioni tecniche poste, anche per poter riorganizzarsi alla luce dell’eventuale gestione dalla primavera del 2022.  “Non è escluso – chiosa ancora il Sindaco – che alla fine non se faccia nulla”.

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