Suicidi, interventi dissuasivi sui ponti di Avise e Introd
Un dispositivo di rivelazione di presenza con attivazione sonora sul Ponte di Introd, l’installazione di idonee barriere protettive, dell’altezza di circa 2 metri, realizzate in pannelli di rete in acciaio zincato su quello di Avise. La Regione con l’Assessorato Opere Pubbliche prova ad intervenire sul tema degli atti anticonservativi mettendo in campo strumenti dissuasivi.
I lavori sul Ponte di Introd sono terminati lo scorso 12 novembre. Oltre al dispositivo di rilevazione di presenza, è stato potenziato l’impianto di illuminazione stradale, in concomitanza con gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche nella zona limitrofa al ponte. Per il ponte di Avise è stato invece approvato il progetto esecutivo e i lavori partiranno la prossima primavera.
“L’attenzione rispetto al delicatissimo tema degli atti anticonservativi, la cui trattazione è avvenuta anche in Consiglio regionale, risponde alla necessità di tutelare maggiormente le persone che vivono un momentaneo stato di fragilità – sottolinea l’Assessore Carlo Marzi –esigenza espressa anche da coloro che convivono con le conseguenze indelebili di questi tragici eventi. I ponti e i viadotti devono dunque essere messi in sicurezza con idonei dispositivi e strumenti di contenimento e dissuasione. Vi sono ponti ‘scelti’ per gli atti estremi che sono ritenuti simbolici rispetto ad altri, e già nel mese di febbraio abbiamo effettuato sopralluoghi sui due ponti di proprietà regionale di Avise e Introd per individuare e programmare gli interventi più idonei”.