Weissmatten, un piano per allungare l’apertura e raddoppiare gli incassi
La revisione della seggiovia di Weissmatten va ora accompagnata ad un “nuovo approccio in cui l’impianto diventa il veicolo per la fruizione di nuovi prodotti ed esperienze in quella che rimane una delle più affascinanti piste da sci europee”. E’ quanto sostiene lo studio sullo sviluppo turistico della località, realizzato dalla ditta 4 Guimp Srl di Genova, incaricata nel 2020 dall’Amministrazione comunale.
Gli investimenti ipotizzati da oltre 5,4 milioni di euro hanno l’obiettivo di raddoppiare gli incassi e allungare l’apertura dell’impianto da 140 attuali agli oltre 200 giorni, attraverso proposte e attività turistiche che possano convincere il visitatore a salire in quota in diverse stagioni dell’anno per fare sport, per puro benessere e relax con la famiglia, ma anche per godere della natura e andare alla scoperta dell’enogastronomia locale.
Lo studio ha individuato quattro aree di intervento: l’area a monte dell’arrivo della seggiovia (Prato Bianco, Belvedere, Ranzola), l’area tra la stazione a monte e quella a valle (area pista Weissmatten e sentieristica), l’area Skilift Ronken e l’area dello Snowpark. Per tutti e quattro sono stati previsti interventi funzionali a sviluppare la stagione invernale e a migliorare quella estiva. Quest’ultima, secondo i tecnici che hanno redatto lo studio, ha “ampi margini di miglioramento , poiché resta quasi tutto ancora da realizzare” . Quella invernale invece, ricorda la relazione, “soffre di alti costi di gestione” – motivo per cui era stata in passata ipotizzata la chiusura dell’impianto – “e di un recente passato di progressivo abbandono del prodotto Weissmatten”. Lo studio evidenzia, infatti, carenze sulla promozione online: “difficoltà nel reperire informazioni esaustive su Gressoney e Weissmatten”, “praticamente completamente assenti brand della destinazione, logo, e qualsiasi elemento promozionale e di marketing territoriale”.
Sullo snowpark sono stati immaginati interventi di implementazione dell’area con il posizionamento di un tapis che permetta l’allungamento della risalita e la creazione di nuovi prodotti divertimento come snowtube, snowbike e simili.
Sull’area dello skilift Ronken, adatta ai primi passi sugli sci, sono previsti interventi integrati con la realizzazione di tracciati estivi per la mountain bike dedicata ai bambini che in inverno diventano percorsi Fun di discesa nei boschi con curve facilitate in contropendenza.
Sulla pista del Weissmatten lo studio suggerisce diverse opere di rimodellazione per far convivere diversi pubblici: agonisti e famiglie. “Pista da gara e da allenamenti ma anche pista per le famiglie, dove i bambini possano sciare su una pista facile, gli sciatori esperti possano tirare curve sui mitici muri della Nera e gli atleti possano trovare un terreno unico per la loro preparazione”. Altri interventi sul domaine skiable riguardano il ripristino di tracciati come la Vecchia Nera e La Vecchia Rossa che “potrebbero essere utilizzate per lo sci tra le gobbe, cosi come la pulizia dei boschi che renderebbe più agevole la pratica dello sci fuoripista”, l’implementazione e il miglioramento dell’impianto di innevamento
Per la stagione estiva lo studio suggerisce di migliorare e rendere fruibile una vasta area in quota che va dalla zona di arrivo della seggiovia sino agli alpeggi dell’Alpe Ranzola e al Colle della Ranzola che si affaccia sulla valle di Ayas.
L’obiettivo è la creazione di un comprensorio per l’outdoor estivo ed invernale in quota, “che potrà includere anche attività di avvicinamento all’alpinismo come la Via Ferrata sulla cresta del Monte Frudière, prodotto che potrà essere organizzato e commercializzato dalle Guide Alpine attive sul territorio”.
Gli interventi riguardano: la realizzazione di una pista forestale di collegamento tra la stazione a monte della seggiovia, gli alpeggi della Ranzola e il Colle della Ranzola, una pista di servizio tra la stazione a monte della seggiovia e Prato Bianco ma anche la riqualificazione dell’area del lago artificiale. A queste si aggiungono altre azioni per implementare i servizi di ristorazione e pernottamento come il recupero della baita comunale presso Prato Bianco, la sistemazione della Casa del Tè della Regina, con la realizzazione aree ipogee affacciate sul Monte Rosa e la conversione del Rifugio Casa Capriata in struttura ricettiva o ancora l’installazione delle casette StarsBOX per implementare i posti letto, offrendo un’esperienza emozionale diversa dal comune hotel.
Fra la stazione a monte e quella a valle sono suggeriti interventi di manutenzione straordinaria della sentieristica (ripristinando il sentiero 2 di salita, realizzando un percorso indipendente per la Mountain Bike, che in inverno diverrebbe risalita per lo skialp, e recuperando il Sentiero dei Carbonai che offrirebbe un itinerario inedito di salita), la pulizia delle aree boschive e il recupero del materiale di taglio per la produzione cippato fino alla realizzazione di percorsi Mountain Bike.
Il piano definisce poi le tempistiche per arrivare al rilancio della stazione. Se nella stagione invernale 2021/22 si possono solamente attivare canali di comunicazione per riportare persone sul Weissmatten, in primis squadre professionistiche che si allenano e che possono aiutare a creare gli asset di comunicazione per gli sci club nazionali. Nel 2022/23 i due interventi principali auspicati dallo studio riguardano la ritracciatura della pista Blu sulla variante Cilalvrina e la pulizia della vecchia pista nera e della vecchia pista rossa con la creazione di due prime aree Freeride e Gobbe. Prodotti che dai calcoli potrebbero portare ad una crescita del 35% dei primi ingressi. La vera svolta è fissata però nel 2023/24 con il rilancio del Freeride e dello scialpinismo sulle nuove linee ricavate dalla pulizia delle aree boschive. Per l’estate il punto di svolta arriverà secondo lo studio nel 2023 con i percorsi bike di quota (Pista forestale Ranzola) e percorso di rientro a Gressoney. Un ulteriore incremento di ingressi e passaggi è atteso nel 2024 con la previsione di arrivare a 90 giorni di apertura con giugno e ottobre come estensioni di luglio e agosto.
Lo studio, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale, sarà ora oggetto di confronto con la Monterosa Spa e con la Regione per una valutazione in merito a quali azioni competano a ciascun soggetto, individuando una scaletta di priorità.