Gressoney, i volontari grati al medico che era in paese durante l’emergenza
Ogni evento complesso, nel carico di difficoltà cui confronta la comunità che lo vive, racchiude delle altre storie. Così è anche per la valanga caduta sulla regionale della Valle del Lys nello scorso fine settimana, isolando Gressoney, e “la nostra avventura” è quella raccontata oggi, mercoledì 6 marzo, dai volontari del soccorso dell’associazione “Erste Einschreiten” sui loro canali social.
Dopo il distacco dell’enorme massa di neve a Gaby, “dalla Centrale Unica del Soccorso arriva immediatamente la chiamata: mi chiedono di garantire un equipaggio sul territorio, qualcuno è disponibile in loco?”. La notizia, nella squadra dei volontari della comunità Walser, genera “quel dovuto sentimento di preoccupazione”.
La località è isolata, nevica “e quindi l’elisoccorso non può raggiungerci, Gressoney è piena, c’è molta gente salita durante il weekend che deve rientrare, gli alberghi sono pieni e il senso di panico che si crea in queste situazioni non è sicuramente dalla nostra parte”. Nonostante ciò, “un equipaggio di tre persone abilitate è subito operativo”.
Dopodiché, “per una fortuita coincidenza, come spesso avviene nelle piccole comunità”, i volontari vengono a sapere che un medico è presente in Paese. L’informazione viene passata alla CUS, che lo contatta. E’ il dottor Leonardo Menon, “un giovane medico che si è reso subito disponibile, era a Gressoney in vacanza ma senza esitazione ha presidiato la zona, ha coperto un’infinità di ore, di notte e di giorno”.
Non solo, “si è inoltre messo a disposizione del territorio presidiando l’ambulatorio medico, gestendo ogni singola operazione con professionalità e quel senso di calma e sicurezza fondamentali in situazioni di emergenza”. Ed è proprio in ambulatorio che l’altro ieri, lunedì, nel primo pomeriggio si presenta una paziente che presenta i sintomi tipici del dolore toracico.
La prima valutazione del medico, raccontano ancora i volontari, è che “la signora necessita di ricovero urgente”. Il sanitario chiude l’ambulatorio e “salta sull’ambulanza per assistere la paziente fino al rendez vous con una risorsa medicalizzata”. Oltrepassata la galleria di Gaby, ancora chiusa al traffico, “dalla CUS ci comunicano la disponibilità dell’elicottero”, con la paziente che viene così elitrasportata al “Parini” per le cure del caso.
La strada regionale, dopo alcuni giorni di apertura a “finestre”, è percorribile senza limitazioni da oggi e l’associazione “è riconoscente” al dottor Menon “per il fondamentale supporto che ha garantito a noi e a tutta la comunità”. Nelle cronache del luogo resterà a lungo la valanga, ma in chi le ha vissute, a partire dal giovane medico che aveva scelto Gressoney per la vacanza, storie come questa lasceranno un segno.