La Torre e Luberto rinviati a giudizio per turbativa d’asta dalla Procura di Torino

15 Ottobre 2010

Sono due i valdostani per i quali la Procura della Repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di turbativa d’asta nel quadro di un’inchiesta che riguarda il tentativo di corruzione per la fornitura di un macchinario all’Amiat, azienda di igiene urbana del capoluogo piemontese, da parte di un’azienda alessandrina. E non si tratta di nomi di secondo piano. Si tratta del capogruppo della Fédération autonomiste Leonardo La Torre e del consigliere comunale di Aosta, in quota allo stesso partito, Salvatore Luberto.

Dovranno comparire davanti ai giudici per l’udienza preliminare, il 13 dicembre prossimo, anche Giorgio Giordano, ex presidente dell’Amiat, Giovanni Succio, Carlo Gonnella, Giorgio Malaspina, membri dell’impresa VM Press di Ovada (Azienda di macchine sperimentali per compattare i rifiuti), Giancarlo Gallo direttore acquisti dell’Amiat.

La vicenda che riguarda La Torre e Luberto riguarda un appalto per la gestione dei servizi di sicurezza dell’Amiat. Secondo quanto riferito dall’Ansa e dal settimanale “Nuova società” Giorgio Giordano avrebbe ricevuto da Luberto, a sua volta incaricato da La Torre, sollecitazioni per fare aggiudicare all’impresa Allsystem spa, di proprietà dello stesso La Torre, la gara d’appalto.

Le contestazioni riguardano il febbraio del 2008 quando, tra l’altro, Leonardo La Torre ricopriva la carica di assessore regionale delle Attività produttive e Salvatore Luberto era presidente dell’Azienda pubblici servizi, società in house del Comune di Aosta.

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