Pensionato morto, nuovo sopralluogo degli inquirenti a Verrayes
Nuovo sopralluogo degli inquirenti, nella mattinata di oggi, lunedì 19 febbraio, sui luoghi dov’è morto Sergio Rossi, il 79enne di Champlan di Verrayes, trovato senza vita nel garage della sua abitazione, venerdì scorso nel pomeriggio. Per approfondimenti investigativi, nell’abitazione sono tornati i Carabinieri, accompagnati dal pm titolare del fascicolo Giovanni Roteglia e dal procuratore capo Luca Ceccanti.
L’indagine è stata aperta dalla Procura per omicidio. Una scelta dettata dalla necessità di poter indagare in ogni direzione, senza precludersi alcun tipo di accertamento. Ad oggi non è però ancora scartata definitivamente l’ipotesi di un suicidio, ma nonostante i rilievi nel garage e le ricerche nei dintorni, l’arma (o l’oggetto) alla base della ferita mortale all’addome di Rossi non è stata rinvenuta.
Anche per questo, l’autorimessa (che oltre ad accogliere un’auto e una moto, fungeva da ripostiglio per attrezzature e oggetti da lavoro) resta sotto sequestro, così come l’abitazione adiacente, che la famiglia ha quindi dovuto lasciare (Rossi viveva con la moglie Margherita Rey e il loro figlio, Diego, non convive con la coppia). Tutti i parenti, così come dei vicini, sono stati sentiti nell’imminenza dei fatti, ma stamane gli inquirenti si sono concentrati sui luoghi, per circa un’ora.
Oggi, intanto, è stato conferito l’incarico al medico legale Serena Curti, per svolgere l’autopsia sul corpo del pensionato, che verrà effettuata domani, martedì 20. Si tratta dell’esame dal quale gli inquirenti attendono risposte (in particolare sulla causa esatta del decesso) in grado di aumentare la risoluzione della lettura del caso (a cui il solo riscontro esterno sul cadavere non ha consentito, per ora, di arrivare).
A quanto ricostruito, nel pomeriggio di venerdì la moglie si è recata a fare commissioni assieme a una parente. Al suo ritorno a casa, dopo un’ora circa, non ha più trovato l’uomo in casa. Ha chiesto aiuto a una vicina ed hanno rinvenuto il corpo nel garage. Una prima segnalazione al 118 parlava di un malore, ma quando i soccorritori sono giunti sul posto hanno preso coscienza della realtà ed allertato le forze dell’ordine.
Il locale si presentava senza apparenti segni di colluttazione e i militari hanno repertato alcuni oggetti, ma non emergerebbe quello compatibile con la ferita da taglio che l’uomo presenta sull’addome. Rossi, da anni, viveva una limitazione della deambulazione legata a una malattia, fattasi più grave con il passare del tempo. Diventa difficile pensare ad una sua strenua resistenza ad un eventuale aggressore. Le indagini continuano quindi per far luce su quell’ora di “buio” venerdì pomeriggio.