Processo ospedale Parini, la Corte d’Appello conferma le assoluzioni
La prima sezione della Corte d'Appello di Torino ha assolto tutti gli imputati del processo di secondo grado sull'ampliamento dell'ospedale di Aosta. La sentenza è stata letta dai giudici, nell'aula 48 del Palazzo di giustizia del capoluogo piemontese, quando mancavano pochi minuti alle 13 di oggi, giovedì 7 giugno.
Cade così l'accusa di abuso di ufficio per l'ex presidente della Regione Augusto Rollandin, l'imprenditore Giuseppe Tropiano, il progettista Serafino Pallù e gli ingegneri Paolo Giunti e Alessandro De Checchi.
Rollandin, Tropiano e Pallù erano imputati relativamente agli atti esecutivi della delibera della Giunta regionale con cui era stato contratto l’“acquisto di cosa futura” del parcheggio pluripiano dell’ex Residence Mont Blanc. Su questa ipotesi, il verdetto del Tribunale di Aosta del novembre 2014 è stato confermato per tutti e tre.
Per Pallù, De Checchi, Giunti e Tropiano, una seconda imputazione si riferiva alla costruzione del tunnel tra il parcheggio a nord di via Roma e quello a sud. In questo caso, i giudici hanno anche riformato la sentenza del Tribunale di Aosta, stabilendo che l'assoluzione è “perché il fatto non sussiste”.
All'uscita dall'aula, soddisfazione per l'esito del processo è stata espressa dai difensori di tutti gli imputati. “Si conferma quello che abbiamo sempre detto – ha sottolineato l'avvocato Silvano Rissio, che assisteva Tropiano – non esiste nessun abuso d'ufficio, non esiste nessun danno cagionato al pubblico. Semplicemente la realizzazione di un'opera, che mi risulta essere funzionale. La conclusione degna di tutta questa vicenda”.
“Finalmente si fa giustizia di anni e anni di sofferenze che sicuramente gli imputati hanno subito, anche dal punto di vista mediatico. – ha fatto eco il legale Adriano Consol, difensore dell'ex presidente Rollandin – I valdostani possono essere tranquilli, tutto quello che è stato ipotizzato non c'è e lo hanno detto due giudici”.
Sulla stessa lunghezza d'onda, l'altro legale del politico unionista, l'avvocato Giorgio Piazzese: “anche il secondo giudice ha ritenuto che il dottor Rollandin, nell'esercizio delle sue funzioni di presidente non abbia mai favorito chicchessia ed abbia sempre agito nell'esclusivo interesse del bene della collettività”.