Alla valdostana Valentina Favazza il prestigioso “Anello d’oro” per il doppiaggio
Se, come diceva il grande scrittore statunitense Don DeLillo, “Eravamo convinti che una voce sbagliata è in grado di annullare la bellezza di un paesaggio”, è valido anche l’esatto opposto: il “colore” di una voce giusta è invece in grado di “dipingere” paesaggi bellissimi.
Lo sa bene Valentina Favazza, doppiatrice valdostana classe 1987 – ora di casa a Roma –, che in pochi anni si è imposta nel panorama italiano diventando la voce di grandi attrici hollywoodiane e non, da Felicity Jones a Jennifer Lawrence, passando per Ana De Armas, Tessa Thompson, Alicia Vikander, Chloe Bennet e molte altre. Una voce ormai “di casa” per tante italiane e italiani, in televisione come sul grande schermo.
Lo scorso 3 dicembre, nelle sale del Palazzo ducale di Genova, Valentina è stata insignita del prestigioso “Anello d’oro” durante la ventiquattresima edizione di “Voci nell’ombra”, il Festival internazionale del doppiaggio.
Il premio – consegnatole dalla giornalista Patrizia Caregnato e dal dj Maurizio Di Maggio –, è arrivato per la categoria “Prodotti di animazione” e, in particolare, per il lavoro di Favazza nel doppiare la principessa Peach, sovrana del Regno dei Funghi, nella pellicola “Super Mario Bros. – Il film”, interpretata in originale da Anya Taylor-Joy.
“Grazie ancora di cuore all’organizzazione di Voci nell’ombra per avermi fatto vivere l’emozione di ricevere un premio storico e importante come L’Anello D’oro – ha scritto Favazza sui suoi canali social –, nel prezioso contesto del Palazzo ducale di Genova, circondata da un parterre di colleghi d’eccezione. È stato un vero onore”.
Soddisfazione nella soddisfazione, i premi portati “a casa” sono in realtà due. Il compagno di Valentina, il collega Flavio Aquilone, si è infatti aggiudicato l’“Anello d’oro” nella categoria “Miglior voce maschile” doppiando l’attore statunitense Caleb Landry Jones in “Dogman”, l’ultima fatica cinematografica scritta e diretta dall’ormai mitologico regista francese Luc Besson.