Biblioteca di Issogne: letture a domicilio ai bambini proposte da Sara Collé
“Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli, che per salir mi servirò di quelli” strepitava la maga nella celebre fiaba per salire sulla torre. In questo caso non sarà la maga a salire ma i bambini a scendere. Sara Collé, giovane insegnante della scuola d’infanzia di Antagnod, ad Ayas, laureata in Scienze della Formazione Primaria, busserà a diverse torri, coinvolgendo i piccoli di Issogne in varie storie, come lo è quella dei fratelli Grimm.
Tradizionalmente la biblioteca di Issogne ha la premura di incentivare la lettura nei più piccoli attraverso l’organizzazione dell’evento “Biblioteca in piazza”, che quest’anno non ha preso piede per ovvie limitazioni pandemiche. Questa mancanza ha ingegnato Sara a elaborare un modo per condurre i libri direttamente da loro. “Un libro sotto al balcone”, prende nome l’iniziativa, in collaborazione con la biblioteca di Issogne che ha accolto con entusiasmo la proposta, considerata un’intraprendente alternativa al consueto evento. “Mi hanno appoggiata” manifesta Sara “La bibliotecaria mi ha aiutata a reperire le letture, alcune le ha fatte arrivare e altre le ha acquistate”.
Oltre che di ovviare l’evento saltato e quindi promuovere il piacere della lettura e l’avvicinamento alla biblioteca del paese, dove i libri saranno consultabili, la volontaria ha il desiderio di far ricevere ai bambini “una visita da una persona buffa e colorata che viene a casa solo per loro. Il mio obiettivo” continua “è quello di dare importanza alle emozioni dei bambini e passare un momento leggero e di normalità”.
I sabati pomeriggio di maggio Sara Collé si reca nei cortili delle case di bambini dai 3 ai 6 anni e li fa addentrare nelle storie dei libri che ha selezionato, “dei classici albi illustrati”, svela con una semplicità che verrà tuttavia deviata dal suo modo di intavolare i libri, che non verranno banalmente solo letti. Infatti, la volontaria, per appoggiare alcune narrazioni, si servirà del kamishibai, un metodo di lettura giapponese nato negli anni Venti. “E’ una specie di valigetta di legno del formato dei fogli A3 più o meno. Si aprono le sue porticine e all’interno scorrono le immagini della storia; io mi metto dentro a leggere e davanti i bambini possono vedere le immagini” descrive la giovane. “Noi lo usiamo già a scuola per animare la lettura ed è carino, molto semplice e spontaneo”.
Sara è convinta dell’importanza della lettura nella fase della crescita: per questo alla scuola materna si propongono tante storie ai bambini e si cerca di fare attenzione alle loro emozioni e di accompagnarli a partire dagli spunti dei libri. “Mi piaceva l’idea di portare questo valore anche fuori in paese, non solo a scuola. Credo sia importante guidarli in questo senso”. I libri sono stimolanti per loro, “si trattano tematiche anche importanti sotto forma di gioco” osserva Sara, “Io ho scelto alcuni libri sulle emozioni che a loro piacciono tanto” ad esempio sulla gentilezza o sulla fiducia in se stessi, accanto a tematiche “più sorridenti.” “Ai bambini piacciono sempre le questioni delle puzzette” dichiara “noi grandi non siamo tanto abituati a parlarne ma ai bambini divertono un sacco!”
Sono tre le fasce orarie disponibili: alle 16:00, alle 17:00 e alle 18:00, riservate ad un bambino (più eventuali fratellini) per volta, per evitare assembramenti. L’area-lettura si allestirà in cortile. “In genere qui ad Issogne molti hanno un prato, e se qualcuno non dovesse averne uno ci si mette fuori dalla porta o sotto la finestra. E’ flessibile come proposta”. Ci si può prenotare gratuitamente tramite facebook o instagram, sia via messaggio privato che commentando sotto un post.
Tra le tappe Sara si sposterà in bicicletta, al quale ha attaccato un carrettino con dentro la coperta, i libri e il kamishibai.
“Questo tipo di proposte delivery non me le sono inventate io di sana pianta” aggiunge con umiltà “In italia esistono delle compagnie teatrali che organizzano spettacoli in sistemi simili, ma molto più elaborati”. Non vuole far trasparire alcuna presunzione nel suo progetto, anzi, esprime il sincero desiderio di allargare l’iniziativa ad altri comuni, altri volontari. “Sarebbe bello che qualcun altro potesse prendermi come spunto e riproporre questa cosa” fantastica.
“Ero un po’ emozionata per questo nuovo progetto” non nasconde l’entusiasmo di Sara, che comunque afferma che il primo pomeriggio “è andato bene: ho visitato tre famiglie, erano contenti e il tempo era bello. Abbiamo passato insieme quei 40 minuti e letto 4 o 5 storie; poi si carica di nuovo il carrettino e ci si sposta nella seconda famiglia”.