Henri Matisse ed il Forte di Bard in scena al Fuorisalone di Milano
Un evento nell’evento per presentare, secondo le stesse parole di Laurent Viérin, Presidente della Regione e del Forte di Bard, “uno degli appuntamenti clou dell’estate valdostana”. Oggi, lunedì 16 aprile, a Milano è stata presentata la preview della mostra Henri Matisse. Sulla scena dell’arte, che aprirà i battenti il 7 luglio al Forte di Bard per concludersi il 14 ottobre.
Lo scenario è di quelli stellari, perché si inserisce all’interno del Fuorisalone, i più di mille eventi della Milano Design Week che va dal 17 al 22 aprile. Una “prima”, per il Forte, che ha trovato ospitalità negli spazi espositivi dello studio di architettura Nicola Quadri Studio, un “avamposto comunicativo” con il quale si inaugura oggi un sodalizio importante. L’anteprima milanese vale una grande vetrina per la mostra e per il Forte stesso: in via Pier Lombardo 30, infatti, l’associazione culturale valdostana mette in mostra anche se stessa con il cortometraggio “Forte!” di Mark Lewis (sei minuti di riprese dall’alto) e l’esposizione di dodici foto in bianco e nero di Gianfranco Roselli, che ha seguito l’evoluzione dei lavori di recupero della fortificazione.
La sfida di Nicola Quadri è stata quella di creare un allestimento con le riproduzioni non in scala delle opere che verranno esposte a luglio: “Era necessario dare un’interpretazione per poter proporre una scenografia brillante. Per noi confrontarsi e poter interloquire concettualmente con un tale artista è un sogno che si realizza”.
Come spiega Annalisa Cittera dell’area espositiva del Forte di Bard, l’esposizione di Milano è scientemente “effimera”, ed il taglio della mostra vera e propria sarà, come si evince dal titolo stesso, parziale: “Henri Matisse, per la sua grandezza, è un artista rischioso da trattare in toto. Noi ci siamo concentrati su quattro aspetti importanti dei suoi ultimi trentacinque anni di vita, la cosiddetta “période Niçoise” che va dal 1919 al 1954, prendendo in considerazione il suo rapporto con il teatro e la produzione di opere legate alla drammaturgia: costumi di scena, modelle, odalische e Jazz”. A Milano sono infatti presenti alcuni costumi ed oggetti di scena disegnati da Matisse per il balletto “Le Rossignol”, musicato da Igor Stravinskij, prodotti nel 1999 ed appartenenti al Balletto di Montecarlo: le scenografie minimali vengono contrastate da costumi più appariscenti ed elaborati. Così come importante è il colore anche nella tecnica sviluppata da Matisse nei suoi ultimi anni di vita, i “papiers découpés”, in cui la purezza delle tinte gioca con la rigidità dei tagli.
Brinda al sodalizio anche Laurent Viérin: “Il Forte di Bard è un grande elemento catalizzatore riconosciuto internazionalmente e questo anche grazie alle sinergie sviluppate in campo museale. Avere Matisse ed essere al Fuorisalone sono due successi importantissimi, frutto dell’investimento che la Valle d’Aosta fa nella cultura: una regione che vuole essere attiva a “365 gradi”, come i giorni dell’anno, perché non siamo solo escursioni estive in montagna e sciate invernali, ma abbiamo anche tanto altro da proporre”.