Confindustria: migliorano produzione e occupazione ma le imprese valdostane restano caute
Imprese e imprenditori valdostani auspicano un 2023 di ripresa e crescita. È quanto delineato dall’indagine previsionale effettuata da Confindustria Valle d’Aosta per il primo trimestre dell’anno in corso, la quale pronostica dati stabili o in lieve aumento relativi a produzione, export e occupazione.
Produzione e professionalità
Le aziende facenti capo al campione misurato, tra le quali spicca il settore dei servizi, si dicono moderatamente ottimiste circa le proprie quote produttive, salite da un +11,36% del trimestre precedente a un +17,02% del trimestre attuale.
Cresce dal +2,17% al +12,77% anche l’occupazione, così come la quantità di ricorsi alla Cassa integrazione guadagni, attestata sul livello standard del +6,82%.
Ordinativi ed export
Il report rilasciato da Confindustria Valle d’Aosta rivela anche una certa positività nelle aspettative delle imprese circa i propri nuovi ordinativi, che crescono dal +9,30% degli ultimi 3 mesi del 2022 al +18,18% dei primi 3 mesi del 2023; a fungere da comparto trainante nonché a registrare performance migliori è ancora una volta quello dei servizi. A fronte di una diminuzione di ordinativi programmati sul solo mese – scesi da +34,29% a +13,33% -, aumenta di poco la visibilità delle aziende per gli ordinativi programmati invece da 1 a 3 mesi, passati da +28,57% a + 33,33%, e per gli ordinativi programmati oltre i 3 mesi, passati da + 37,14% a +53,33%.
In netta ripresa risulta peraltro il dato concernente le esportazioni, che rispetto al +8,00% riscontrato dalla precedente rilevazione arriva a triplicare sino al +26,09%.
Guadagni e investimenti
Accanto alla rilevante diminuzione dal +52,17% al +34,78% delle realtà valdostane segnalanti ritardi nei propri incassi, l’analisi di Confindustria Valle d’Aosta conferma una media complessiva delle tempistiche di pagamento di 54 giorni in genere e di 60 giorni nel settore della pubblica amministrazione.
Il tasso di utilizzo degli impianti da parte degli imprenditori nostrani si conferma di poco superiore rispetto al passato e si arresta al +74,52%. Ad affiancare le scarse percentuali di professionisti che non prevede alcun investimento (+23%), molteplici le spese ipotizzate per ampliamenti (+41,94%) o per sostituzioni (+35,48%).
Il commento
“A farla da padrone è ancora un clima di incertezza e restano praticamente immutate le criticità che hanno contraddistinto la nostra economia nell’ultimo anno – dichiara a tale proposito il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Francesco Turcato -. In questo momento ci sono tuttavia numerose opportunità, dal Pnrr alla nuova fase di programmazione dei fondi europei, che noi come imprenditori dovremo essere in grado di cogliere”.