Dignità del lavoro e giovani: se n’è parlato all’Assemblea della Fédération
Carenza di manodopera da una parte, aumento dei costi del lavoro senza un adeguamento degli importi a base d’asta delle commesse pubbliche dall’altra. E ancora fuga degli operatori, stipendi non al passo con i costi crescenti della vita. Tra i tanti temi affrontati il lavoro è stato protagonista dell’Assemblea dei soci della Fédération des cooperatives valdôtaines che si è riunita oggi a Saint-Christophe alla presenza di tre assessori regionali, Marco Carrell all’Agricoltura, Luigi Bertschy allo Sviluppo economico e al lavoro e Luciano Caveri agli affari europei, guidati dal Presidente della Regione Renzo Testolin.
Il tema l’ha messo sul tavolo in primis il Presidente della Fédération Davide Casola in relazione soprattutto alle cooperative sociali. “Serve attenzione e sensibilità da parte della Regione e dei Comuni per evitare le gare al massimo ribasso che non tengono conto dell’aumento dell’inflazione”. Il riferimento più esplicito è all’aumento del costo del lavoro previsto da CCNL delle sociali – + 9% nel 2024 che diventeranno + 15% a fine 2025 – che aiuta a far recuperare potere di acquisto ai lavoratori del sociale, ma mette in difficoltà i conti delle imprese.
Anche il settore cooperativo, dalle parole del Presidente Casola, fatica a reperire manodopera e a intercettare i giovani.
Una risposta alle sollecitazioni è arrivata dall’Assessore Bertschy che ha insistito sulla dignità del lavoro e sulla qualità dell’occupazione. “Una disoccupazione al 3% come quella registrata in Valle sta a significare che non ci sono grandi lavoratori disponibili sul territorio” ha commentato Bertschy. La soluzione? Diventare più attrattivi, soprattutto in relazione ai giovani. “Dobbiamo puntare al lavoro di qualità se vogliamo dare un futuro ai nostri ragazzi”. E ancora: “Non possiamo farli studiare di più e pagarli di meno”. Un concetto che, per ammissione dello stesso Assessore, mal si concilia con appalti pubblici al risparmio. “Gli enti pubblici stanno capendo che l’idea del massimo ribasso sta creando danno ai giovani, a chi deve entrare nel mondo del lavoro”.
L’assemblea ha affrontato anche questioni diverse come i contributi ai Consorzi di Miglioramento fondiario, le opportunità, seppur complesse ed accentrate, messe in campo dal PNRR, la problematiche di percorribilità dei sentieri e delle poderali, i crescenti costi di produzione delle coop agricole che devono generare un aumento del prezzo dei prodotti.
I numeri della Fédération e della cooperazione valdostana
La Fédération des cooperatives valdôtaines, si è riunita anche per il rinnovo del suo consiglio di amministrazione composto da 15 membri. Associa 90 cooperative, 147 consorzi di miglioramento fondiario e 18 altri enti per un totale di 60mila soci aggregati. “Sono numeri che dimostrano quanto sia sentita nella nostra regione la volontà di partecipare a percorsi di aggregazione mutualistica” ha sottolineato nella sua relazione il Presidente Davide Casola.
Il fatturato globale delle cooperative aderenti sfiora i 109milioni di euro, il 14% in meno del 2022. Una contrazione che i vertici della Fédération spiegano con il recesso di una cooperativa di produzione lavoro – Edileco soc. coop – che nel 2022 contava da sola ricavi per 27milioni di euro. Dal punto di vista dell’andamento economico il 65% delle cooperative della Fédération ha aumentato il fatturato, il 30% ha visto crescere anche l’occupazione.
Il bilancio 2023 chiude con un utile di 12.286 euro e un fatturato poco sopra il milione e 424mila euro.
Il nuovo consiglio di amministrazione, che si riunirà nel mese di giugno per l’elezione del presidente, è composto da Raffaella Roveyaz, Riccardo Jacquemod, Lino Cipriano Savin, Davide Casola, Marino Denarier, Danilo Grivon, Nicolas Bovard, Nadia Piccot, Mariagiovanna Casagrande, Guido Lamberti, Dorina Brunod, Erica Galassi, Remo Perucca, Roberta Piferi, Roberto Vicquery.