Gressoney, si riapre la discussione sul futuro di Weissmatten
Quale futuro per Weissmatten? Accantonata l’emergenza Covid-19 il tema torna nell’agenda degli amministratori di Monterosa Ski e dei decisori politici, a cui è stata consegnata la relazione affidata nei mesi scorsi dalla società degli impianti di risalita al consulente svizzero Laurent Vanat. Il documento, top secret, sarà la base di partenza del confronto che a breve si aprirà. I tempi, grazie alla proroga di un anno dei termini della revisione dell’impianto, che arriverà con il disegno di legge di assestamento al bilancio, non sono più così stringenti.
“La relazione ci è stata presentata e trasmessa. – spiega il sindaco di Gressoney-Saint-Jean, Luigi Chiavenuto – E’ di ottimo livello, la persona individuata è sicuramente una persona che conosce la tematica e la sa valutare. Al suo interno non ci sono soluzioni facili. Viene suggerito di integrare l’offerta turistica per andare in controtendenza alla crisi derivante dalla sola dipendenza dalla neve. La chiusura è una opzione, ma non è quella auspicabile, anche perché la relazione riconosce come l’impianto abbia una ricaduta turistica per il paese”.
Il professionista ha messo a confronto le piccole stazioni sciistiche valdostane, non solo Weissmatten, con altre realtà simili europee.
“La relazione offre spunti interessanti” aggiunge il presidente di Monterosa Ski, Roberto Vicquéry “E’ chiaro che anche all’estero queste realtà hanno una funzione sociale, non certo economica. I piccoli sono piccoli, con la differenza che noi abbiamo delle giornate di sci limitatissime e i costi fissi enormi”.
La proroga di un anno per il primo cittadino di Gressoney deve servire “come spunto per riuscire a mettere in campo, in accordo con la società e la Regione, tutta una serie di iniziative che abbiano come obiettivo il miglioramento della gestione dell’impianto”.
Il consiglio comunale del paese, così come gli oltre 12mila cittadini che avevano firmato la petizione online e cartacea, si era espresso in modo chiaro nei mesi scorsi: la seggiovia di Weissmatten non deve chiudere. La revisione tecnica è anzi un “pre-requisito irrinunciabile ad ogni studio, piano e programma di consolidamento e integrazione dell’offerta turistica nel territorio di Gressoney-Saint-Jean”. Da parte dell’amministrazione comunale sono stati stanziati alcuni fondi: 40mila euro per la manutenzione dell’impianto di illuminazione della pista Leonardo David e 20mila euro per uno studio tecnico ed economico per l’avvio di percorsi di mountain bike rivolti alle famiglie.
Se sull’inverno al momento la località può tirare un sospiro di sollievo, per l’estate qualche incognita esiste. Il gestore del “Rifugio Mollino – Casa Capriata” ha chiesto il recesso anticipato del contratto, oltre ad una revisione del canone d’affitto per il 2019 vista “l’impossibilità di raggiungere il locale durante i periodi di chiusura della seggiovia”. Il Comune, in attesa di poter indire un nuovo bando, è alla ricerca di un gestore temporaneo.
“La seggiovia per l’estate aprirà sicuramente” spiega il sindaco Chiavenuto “L’apertura non è legata al Rifugio Mollino”. “Valuteremo – si limita invece a dire il Presidente di Monterosa Ski, Roberto Vicquéry – Avremo un incontro a breve con il Comune. In teoria dal 26 giugno aprono tutti gli impianti”.
Le previsioni per l’estate non sono incoraggianti. “E’ una scommessa, un segnale di ottimismo per il turismo – racconta ancora Vicquéry – Siamo il comprensorio che ha più rifugi, che hanno per un buon 70% come frequentatori gli stranieri. Se questi dovessero scegliere di non venire in Italia, il problema sarà nostro come dei rifugi”. Nel frattempo la società degli impianti di risalita si prepara a chiudere il bilancio 2020, che dovrebbe “secondo le stime essere di poco in utile”.