Mezzalama 2013: vittoria del team italiano… e della Valle d’Aosta

07 Maggio 2013

Sabato 4 maggio si è svolta l’edizione 2013 del Trofeo Mezzalama, la celebre competizione biennale di sci alpinismo tra le più prestigiose al mondo. Al di là degli aspetti strettamente di cronaca, che sono già stati trattati abbondantemente sui vari organi di informazione, compreso questo, si vuole qui analizzare il fenomeno da un punto di vista turistico e di promozione territoriale.
Gli spunti che emergono da questo evento sono diversi e tutti interessanti: il ruolo dei grandi eventi nella promozione di un territorio turistico, il posizionamento della Valle d’Aosta come destinazione di “alta quota”, la crescente popolarità dello scialpinismo e la sua potenziale trasformazione in prodotto turistico. Come ha ricordato l’Assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz, il Mezzalama insieme al Tor des Geants è l’evento di punta in Valle d’Aosta legato alla montagna ed agli sport alpini. Si tratta in entrambi i casi di eventi “estremi”, che quindi più che puntare a diffondere la pratica di un’attività, mirano a promuovere una particolare dimensione della montagna e a posizionare un territorio come la Valle d’Aosta nella mente del pubblico, identificandolo come un territorio di alta montagna, il regno dei 4000.

Proprio in occasione del Tor des Geants avevamo riflettuto su questo: ha senso puntare tutto su eventi che non “pubblicizzano” direttamente un’attività turistica fruibile da tutti ma ci mostrano un modo di andare in montagna che è generalmente al di fuori della nostra portata? La risposta anche in questo caso è , per i motivi sopra accennati: in questo modo si mostra una specificità importante e quasi unica della Valle d’Aosta, ci si distingue dagli altri e si trasmette un’immagine di grandissimo impatto. In altre parole, si rafforza il posizionamento. Inoltre, in entrambi i casi, si mostra una capacità organizzativa davvero efficace: se, infatti, per quanto riguarda la comunicazione e la promo-commercializzazione scontiamo un ritardo rispetto ad altre realtà, quando si tratta di gestire la complessità di un grande evento in alta montagna non siamo secondi a nessuno.
Anche a livello mediatico, l’organizzazione di eventi così particolari paga certamente: sia sui media specializzati che su quelli generalisti si beneficia di una grande visibilità dovuta alla spettacolarità della situazione. Anche e soprattutto in questo caso, i vantaggi per il brand Valle d’Aosta sono evidenti.

Veniamo all’ultimo aspetto, ovvero la promozione dello sci alpinismo come prodotto turistico. Si è detto in precedenza che questi eventi mostrano un modo di andare in montagna inaccessibile ai più: in realtà, se si guardano le immagini dei fiumi di persone che risalgono i pendii di Plateau Rosa a Cervinia o dell’Indren a Gressoney in occasione dell’apertura gratuita degli impianti il giorno del Mezzalama, ci si rende conto di come ormai lo sci alpinismo sia uno sport ormai molto diffuso tra i frequentatori della montagna. Quest’attività si è sempre legata, per sua natura, ad una dimensione incontaminata e poco turistica della montagna: lontano dai centri turistici e dagli impianti di risalita. Ora però, il crescente interesse verso la dimensione più libera della montagna e le discipline legate al freeride ha portato ad una “democratizzazione” di questa disciplina, se non ancora ad una massificazione. Sempre più persone dimostrano interesse verso questo modo di andare in montagna, tanto è vero che scialpinismo e ciaspole sono le attività invernali in maggiore crescita.

D’altra parte è certamente vero che, proprio per queste sue caratteristiche, lo scialpinismo non potrà mai essere un prodotto turistico in grado di generare grandi numeri, anche perché è legato più all’escursionismo (gite in giornata partendo dalla città con al massimo qualche pernottamento in rifugio sui percorsi più lunghi) che al turismo vero e proprio. Non sarebbe poi nemmeno corretto perché in questo modo perderebbe la sua identità ed il suo valore.
Resta il fatto che, grazie a eventi come il Mezzalama, la Valle d’Aosta si sta ritagliando uno spazio di primo piano del mondo degli sport di alta montagna e che attività come lo scialpinismo (o il trekking di alta quota) avranno un ruolo di importanza sempre crescente non solo nella comunicazione ma anche nello sviluppo dei prodotti turistici.

A CURA DI TURISMOK
 

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