Torna la neve a bassa quota ma gli accumuli restano deboli
Stamane anche diverse località valdostane a bassa quota hanno potuto aprire gli occhi su di un panorama imbiancato dagli attesi fiocchi invernali, che però non sembrano destinati a restare sotto forma di accumuli. Durante i prossimi giorni, invece, la situazione meteorologica si preannuncia incerta ma comunque connotata da basse temperature, umidità e condizioni per larga parte nuvolose.
La nevicata odierna
Sino a stanotte i livelli delle precipitazioni erano stati molto bassi, salvo poi subire un lieve incremento nelle ore centrali della giornata grazie all’intensificarsi dei fenomeni nevosi anche alle basse altitudini.
“Secondo i rilevamenti dei nostri nivometri, pur nella scarsità di effettivi e significativi cumuli al di sotto dei 2300 metri, la quota neve della notte si è attestata attorno ai 1000 metri – spiegano dal Centro funzionale della Valle d’Aosta -. Mentre a Courmayeur sono stati accumulati tra i 5 centimetri e i 6 centimetri, la stazione di Pila-Leissé e quella di Rhêmes hanno registrato rispettivamente 10 centimetri e 7 centimetri”.
Le previsioni future
Nel prossimi giorni, una profonda saccatura attualmente posizionata sull’Italia genererà una serie di minimi la cui evoluzione resta difficilmente prevedibile rendendo così insicure anche le previsioni a breve termine.
“Attualmente è probabile una costante assenza di precipitazioni almeno sino alla giornata di sabato – spiegano dall’Ufficio meteo regionale -. Nonostante la certezza relativa si limiti attualmente a pochi giorni, già tra ieri e l’altro ieri abbiamo avuto un quadro chiaro e sicuro del debole passaggio nevoso verificatosi nella nottata”.
La neve in passato
I livelli di accumuli nevosi monitorati tra il mese di ottobre e il mese di novembre di quest’anno paiono attestarsi attorno o poco al di sotto della media riferita al ventennio tra il 2001 e il 2020. Mentre i nivometri di Courmayeur a 2290 metri e Pré-Saint-Didier a 2044 metri non hanno registrato rilevanti differenze rispetto al passato, differente è il discorso per ciò che concerne i nivometri siti ai 2038 metri di Gressoney-Saint-Jean Weissmatten e ai 2018 metri di Saint-Rhémy-En-Bosses e Crévacol, dove la quota neve si è confermata inferiore rispetto a quella dei due decenni scorsi.
Interessante, poi, anche il dato riferito all’altezza della neve misurata nel corso del mese di ottobre a Courmayeur, attestatasi a oggi e come d’altronde da numerose annualità a questa parte al di sotto del centimetro e in linea con la media di 0,7 degli anni passati. Tale quadro risulta di fatto in pieno contrasto con le copiose precipitazioni diffuse tra il 2003 (13 centimetri), il 2011 (6 centimetri), il 2013 (4 centimetri) e il 2020 (4 centimetri).