AV-Vda Unie: “Priorità a Pour l’Autonomie, ma nessun veto al Centrodestra”

17 Gennaio 2023

Priorità all’allargamento a Pour l’Autonomie, ma nessun veto nei confronti del Centrodestra. E’ quanto ha riferito la commissione politica di Alliance Valdôtaine e Vda Unie agli alleati unionisti, durante un incontro tenutosi oggi, martedì 17 gennaio.

“Abbiamo detto all’Uv che per quanto ci riguarda non ci sono veti, ma per coerenza con il piano politico, è prioritario l’allargamento agli altri movimenti autonomisti, ovvero Pour l’Autonomie” spiega il coordinatore Albert Chatrian. “In tutto questo la nostra posizione è quella comunque di avere anche la forza e la capacità di integrare e riscrivere il programma di metà legislatura, per meglio rispondere alle esigenze della comunità, e visto anche quanto sta accadendo a livello nazionale e internazionale. Una volta deciso il perimetro politico siamo disponibili anche a mettere sul tavolo chi fa cosa e in che maniera”. 

Nel tardo pomeriggio si riunirà il Comité Fédéral Uv per decidere l’indirizzo da portare al Conseil Fédéral Uv, che dovrebbe essere convocato per lunedì 23 gennaio, due giorni prima della prossima adunanza del Consiglio regionale, dove è atteso il varo della nuova maggioranza.

La riunione fra Uv e Av-Vda Unie è stata incentrata però soprattutto sul progetto di riunificazione dell’area autonomista. 
“E’ stato un incontro storico” riferisce ancora Chatrian. “Oggi avviamo ufficialmente il percorso per la ricomposizione dell’area autonomista, a seguito delle due lettere ufficiali che come movimenti ci eravamo inviati nei mesi scorsi”.

Durante l’incontro Uv e Alliance Valdôtaine e Vda Unie hanno deciso di dar vita ad un gruppo operativo “che entrerà nel merito su come accompagnare questo percorso” e definito un primo obiettivo: un’assemblea costituente entro la fine della primavera. 

“Sarà un percorso aperto a tutti quei movimenti e persone interessati” promette Chatrian. “Sappiamo che responsabilità ci prendiamo, ma lo facciamo perché vogliamo interpretare al meglio i bisogni della comunità, che è cambiata e si è evoluta. Bisogna avere la capacità di esercitare della buona politica che possa garantire alle future generazioni non solo di continuare a vivere in Valle d’Aosta, ma anche di giocarsi qui tutte le loro chance”.

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