Ccs Cogne, il Comune lancia la proposta alla Regione: e se si spostasse alla “Palazzina collaudi”?
È ancora il destino di Palazzo Cogne – e delle attività interne del Ccs Cogne – a finire al centro del “fuoco” della politica valdostana e, per la precisione, nel “tiro incrociato” delle due assemblee principali.
Mentre se ne parla in Consiglio regionale, infatti, la questione arriva anche nel Consiglio comunale di Aosta, con una mozione – firmata da Vincenzo Caminiti e Lorenzo Aiello – che chiede al Sindaco di aprire un tavolo con piazza Deffeyes per scongiurare la chiusura del Circolo.
Sebbene le responsabilità sovrapposte siano nei gangli tra Regione stessa e Ccs, qualche novità dal Capoluogo arriva.
L’Assessore all’Ambiente Delio Donzel, infatti, mette sul piatto un elemento nuovo, che provò già a giocarsi oltre trent’anni fa quand’era Presidente del Ccs e l’allora proprietà della Cogne voleva chiuderlo.
Se la soluzione per il spazi del Circolo di cui si parla – un locale a Quart, in Regione Amérique – non soddisfa i consiglieri aostani, Carola Carpinello (Altra VdA), criticissima, su tutti, Donzel si gioca un’altra carta: “Ho fatto all’Assessore Testolin (che ha la delega al Patrimonio in Regione, ndr.) una proposta chiara: servono investimenti, che possono essere provvisori o definitivi. La scelta potrebbe essere quella di spostarsi nella Palazzina collaudi di via Paravera, quella bianca vicino al passaggio a livello che è di proprietà di VdA Structure e sulla quale non si hanno idee attuali sulla destinazione. Chiederemo incontro ufficiale all’Assessore di riferimento entrando nel merito e facendo delle proposte. La Regione deve mettersi in testa che quelle attività prevedono investimenti, anche e non solo sulla struttura, ma ritengo che quella possa essere la sede darà risposte a tutte le associazioni e tutti i consorzi”.
Suggerimento che viene accolto un po’ freddamente dall’aula, soprattutto da Luca Lotto (M5s) che in quella palazzina ci ha lavorato in passato: “La palazzina di via Paravera sarebbe una sede problematica, l’Agenzia del Lavoro se ne andò via da lì e si è spostata in via Garin per quel motivo, la vedo molto complessa. Non dobbiamo comunque permettere che gli spazi dell’associazionismo vadano al di fuori del Comune di Aosta”.