Comunali, a Gressoney-St-Jean si lavora per l’alternativa
Con Issime, chiamata al voto nel 2022 e Gaby nel 2023, nell’Unité Walser il prossimo 17 maggio andranno alle urne i soli cittadini delle due Gressoney. In entrambi i paesi cinque anni fa le liste furono uniche.
A Gressoney-Saint-Jean però, quest’anno, le cose potrebbero andare in maniera diversa.
L’attuale sindaco Luigi Chiavenuto sembra intenzione a proseguire l’esperienza di governo. “Il gruppo uscente sta valutando la possibilità di rimettersi in gioco, personalmente il tema lo affronterà a breve. – spiega il primo cittadino, escludendo un suo impegno alle prossime elezioni regionali – La propensione è per ricandidarmi alle comunali. Anche in virtù di una situazione complicata degli enti locali, una parte della popolazione chiede la continuità. L’esperienza è molto importante in questo momento. Non ci può essere improvvisazione”.
In paese un gruppo di cittadini è al lavoro per costruire un’alternativa. A confermarlo è Guglielmo Ceresa. “Mercoledì avremo una riunione, vediamo se riusciamo a chiudere” Ceresa, per 23 anni vigile urbano del paese, era già stato in passato candidato a primo cittadino. “Ho dato la mia disponibilità anche questa volta, ma solo a patto che la lista sia seria, credibile e senza nessun intrallazzo politico. Il paese sta andando alla scatafascio, ha bisogno di risollevarsi, anche turisticamente. Le scorse elezioni si sono contate molte schede bianche e nulle, e diversi non sono andati a votare. L’alternativa serve”. La volontà dei promotori è di dar vita ad una lista civica. “Io non ho in tasca nessuna tessera politica, e anche gli altri non devono averle”.
A Gressoney-La-Trinité Alessandro Girod ha già le idee chiare. “La lista di cinque anni fa si ripresenterà. Per scelte di vita personali perdiamo tre elementi, che ringrazio per il prezioso lavoro fatto, e che a breve andremo a sostituire” racconta il sindaco. “La lista sarà sempre civica, senza alcuna bandiera. Alle ultime regionali la Lega ha preso molti voti, al nostro interno ci possono essere persone che possono essere con il Carroccio o con altri movimenti, ma sono scelte personali”.