Elezioni europee: “Un plauso a Nicco che sostiene il Galletto”

28 Maggio 2009

La campagna elettorale per l'elezione del parlamento europeo comporta inevitabili riflessi politici a livello nazionale e regionale. In Valle d'Aosta la svolta a destra dell'Union Valdotaine (e della coalizione che governa la regione) favorisce la bipolarizzazione del quadro politico, aprendo la strada al consolidamento di un vasto fronte alternativo, collocato saldamente nel centrosinistra, che a partire dal trionfo elettorale del 2006 si identifica nello schieramento del Galletto.

Per questo non ho condiviso l'inopinata rottura unilaterale di questo fronte da parte del Partito Democratico, avvenuta per un disegno opportunistico dell'attuale dirigenza, volto a proporre il partito come interlocutore dell'Union Valdotaine nelle successive scadenze elettorali, sulla base del principio dei "différents niveaux".
Si è trattato di una rinuncia al ruolo di guida del fronte dell'alternativa in favore di un ritorno alla politica sterile del vassallaggio nei confronti dell'Union Valdotaine.

Da componente dell'Assemblea Costituente Nazionale del Partito Democratico, eletto in occasione delle primarie sulla base di un programma incentrato su una scelta trasparente di sostegno allo schieramento del Galletto, denuncio il tradimento di tali promesse e delle aspettative dell'elettorato di centrosinistra che aveva guardato con speranza alla nascita del partito nella nostra regione.
Plaudo invece alla presa di posizione dell'on. Roberto Nicco, che sostiene il Galletto coerentemente con il mandato ricevuto dagli elettori.
Invito gli elettori delusi dalla dirigenza attuale del Partito Democratico a votare per una delle due liste del centrosinistra riformista che continuano a perseguire la costruzione di un'alternativa all'attuale regime unionista, vale a dire l'Italia dei Valori e il Galletto.
Il voto a una o all'altra delle due liste, scelta a seconda della propria sensibilità, rafforzerà lo schieramento di centrosinistra nel suo obiettivo di imprimere una svolta nella politica valdostana, premiando al contempo una visione meno egoistica della Valle d'Aosta in Europa come esempio di federalismo virtuoso.

Vincenzo Calì
Eletto alle elezioni Primarie
nell'Assemblea Costituente Nazionale
del Partito Democratico

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