Fra CCS Cogne e Regione è di nuovo polemica
Il barometro del CCS Cogne torna a segnare tempesta. “Siamo pronti alla mobilitazione in coalizione con altri e decine di Associazioni presenti sul territorio” minaccia il Presidente del Cral Cogne Giorgio Giovinazzo dopo le parole pronunciate in Consiglio regionale dall’Assessore Renzo Testolin.
Rispondendo ad una iniziativa di Luciano Mossa del M5S, sugli interventi di manutenzione all’interno dello stabile e in particolare sulla mancata accensione dell’impianto di riscaldamento, Testolin è tornato a parlare del problema sicurezza. “Mi preoccupa più questo, che non il fatto che i ragazzini possano prendere freddo durante l’attività sportiva all’interno dello stabile. – ha detto l’Assessore Ragazzini che se fossero figli miei avrei dei seri dubbi a mandare all’interno di uno stabile che è stato appurato avere delle criticità, esposte in quest’aula più di una volta e condivise con i tecnici.”
Parole mal digerite dal Presidente del Cral Cogne. “Per l’occasione l’Assessore si è affidato al solito paracadute, ha parlato di criticità strutturali dello stabile e salvaguardia dell’incolumità dei suoi fruitori, dimenticando forse, la sentenza emessa dal Tribunale di Aosta che qualche mese addietro, se pur non entrando nel merito dei pareri tecnici, ha respinto la richiesta di sgombero urgente presentato dalla Regione” ricorda Giovinazzo. “Testolin ha sorvolato anche sul fatto che ben tre, su quattro perizie, in possesso dell’amministrazione, dicono cose diverse.”
Ricordando come ad oggi ci siano un centinaio di bimbe dai quattro anni in su, che frequentano al CCS i corsi di danza classica, Giovinazzo scrive: “La novità è, che la Regione non intende avviare l’impianto di riscaldamento dello stabile, incurante della recente proposta conciliativa fatta pervenire agli uffici e alla stessa Giunta Regionale nella quale, oltre agli investimenti (300.000 euro) previsti per adeguamenti e messa in sicurezza di varie porzioni di Palazzo Cogne, il CCS si è impegnato a risarcire (205.000 euro) tramite un dettagliato piano di rientro, ogni spettanza riferita agli oneri di riscaldamento regressi e insoluti”.