La Stella Alpina riparte dal successo elettorale: “Dobbiamo radicarci sul territorio”

26 Giugno 2010

"Abbiamo ottenuto un ottimo successo, sia ad Aosta, sia in numerosi altri Comuni: ora è il momento della responsabilità e del buon amministrare". Il presidente della Stella Alpina Maurizio Martin sottolinea così il risultato elettorale del movimento, che ha riconfermato tre assessorati ad Aosta ed ha ottenuto un incremento di oltre otto punti percentuali nei voti: "Abbiamo circa 120 eletti sul territorio – spiega Martin – in quasi 50 Comuni. Siamo partiti dall'alleanza con i movimenti del centro autonomista dove possibile". Ma Marco Viérin puntualizza: "Quando qualcuno esagera, la Stella Alpina va da sola, anche a costo di perdere".

Il segretario Rudi Marguerettaz individua la chiave del successo della tornata elettorale nell'ingresso nella maggioranza regionale nel 2006, in cui Stella Alpina "ha dimostrato grande senso di responsabilità, appoggiando il governo regionale senza entrare in giunta, ma lottando per le battaglie in cui credeva, come lo sconto per l'energia elettrica, il buono riscaldamento e gli aiuti alle famiglie, senza chiedere o voler occupare per forza delle poltrone, come avrebbe fatto qualche altro movimento".

Ora la sfida per il movimento è il radicamento sul territorio: "Siamo la seconda forza della regione – prosegue il segretario -, abbiamo un giornale affermato e utile, ma non basta. Dobbiamo darci, anche prima del congresso del prossimo anno, un'organizzazione che metta assieme tutti gli amministratori comunali iscritti e amici del movimento".

Mauro Baccega, assessore alle finanze del Comune di Aosta e mattatore nelle preferenze, individua nella "lista più bella del panorama politico valdostano" il successo, invidiato dagli altri partiti: "Tutti ci guardano con sospetto, perché non riescono a spiegare il nostro successo. Il nostro è un risultato che viene dalla buona
amministrazione".

Marguerettaz evidenzia, oltre alla prevalenza "del lavoro sulle parole" e dell'approccio "moderato ma risoluto", anche il successo politico dell'alleanza con il centro-destra: "Siamo riusciti finalmente a far capire chi siamo. L'alleanza con il PdL è importante, ma il fulcro è e rimane il centro autonomista. Ci aspettano cinque anni difficili, di tagli e di riforme. Ma ora festeggiamo, perché saremo pure moderati, ma non siamo deficienti".

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