Legge referendaria sui rifiuti, Valle Virtuosa scrive alla Presidente Boldrini

29 Ottobre 2013

Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini,
approfittando della Sua presenza in Valle d’Aosta nell’ambito della quinta edizione della Scuola per la Democrazia, cogliamo l’occasione per portare alla Sua attenzione un’esperienza che ha coinvolto la comunità valdostana, che ha potuto vivere un momento di alta partecipazione democratica. Infatti, ormai circa un anno fa, il 18 novembre 2012 si è svolto il Referendum propositivo sulle modalità di trattamento dei rifiuti, che ha visto la partecipazione di quasi 51.000 Valdostani (su una popolazione di 130.000 abitanti) ed il superamento del quorum con il 48,93% degli aventi diritto al voto. Si è trattato del primo referendum propositivo ad avere avuto esito positivo in Italia: con la vittoria dei Sì la popolazione ha deciso di non costruire un pirogassificatore (un impianto equiparato dalla normativa ad un inceneritore), ma di optare per altre soluzioni. L’istituto del Referendum propositivo è previsto come strumento peculiare all’interno del nostro Statuto speciale ed il suo esercizio ha permesso un’ampia operazione di sensibilizzazione e crescita culturale della nostra comunità, rispetto ad una tematica che sappiamo essere centrale nella ratio che muove la legislazione europea e il dibattito politico: le scelte di sviluppo economico in relazione alla tutela dell’ambiente e della salute.
Ora, grazie alla consapevolezza dal basso e all’operazione di educazione ambientale messa in atto, può prendere il via la progettazione di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, che assuma realmente gli obiettivi della Direttiva quadro europea 98/2008 e le recenti disposizioni del Ministero dell’Ambiente, e attui le migliori opzioni ambientali, massimizzando la riduzione dei rifiuti ed il recupero di risorse e valorizzando la frazione umida. Attuando un’unità d’intenti tra i diversi livelli amministrativi locali e regionali, è possibile realizzare un sistema efficiente, che con regole omogenee e con l’implementazione delle soluzioni impiantistiche “a freddo”, permetta di raggiungere le più alte performances, sull’esempio di altri territori italiani. Ciò sarebbe particolarmente importante per una piccola Regione alpina, con un’economia a prevalente vocazione turistica.
Abbiamo avuto modo di apprezzare le Sue dichiarazioni, recentemente rilasciate in occasione della consegna delle 80.000 firme raccolte in tutta Italia, e in maniera cospicua anche in Valle d’Aosta, per l’iter del disegno di legge d’iniziativa popolare per la “Legge Rifiuti Zero” e in modo particolare il Suo riferimento alla “strada senza uscita” rappresentata da discariche e inceneritori, mentre è necessario adottare modelli sostenibili.
Il nostro Referendum ha potuto tenersi nonostante ben due ricorsi avessero cercato di impedirlo: il ricorso presentato prima dalla Asso-consum Onlus e successivamente dall’ANIDA (Associazione Nazionale Imprese Difesa Ambiente). Fortunatamente, le due associazioni non sono riuscite ad impedire che una comunità locale potesse pronunciarsi su una scelta tanto importante per il proprio futuro. Il Tribunale di Aosta, nell’ottobre 2012, ha stabilito, rigettando il ricorso dell’Anida, che la ratio principale del Referendum consiste nella “tutela della salute”, così come indicato anche dalla Commissione regionale per i procedimenti referendari, che aveva giudicato ammissibile il quesito.
Il risultato e la volontà popolare dei Valdostani, dopo il 18 novembre 2012, sono chiari e definitivi. Tuttavia, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione per l’azione del Consiglio dei Ministri che, nel gennaio 2013, ha impugnato la legge regionale n. 33, del 23 novembre 2012, che recepisce l’esito del Referendum, mettendone in discussione la legittimità. Il prossimo 5 novembre si terrà la relativa udienza dinnanzi alla Corte Costituzionale.
Come Associazione che, insieme a tante altre realtà associative e singoli cittadini, ha promosso il Referendum, ci appelliamo a Lei, certi che comprenda le profonde ragioni ispiratrici dell’esito referendario e la legittima facoltà di una comunità di scegliere le migliori pratiche in materia di gestione dei rifiuti. Auspichiamo, quindi, che Lei si possa unire alla nostra speranza che la legge regionale valdostana possa rimanere in vigore, rispettando la volontà popolare e l’istituto democratico del Referendum.
Ringraziandola per l’ascolto, Le rivolgiamo i nostri migliori saluti ed auguri per il Suo importante lavoro.

Aosta, 27 ottobre 2013

ASSOCIAZIONE VALLE VIRTUOSA

Presidente
(Jeanne Cheillon)
 

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