Stévénin: “I rapporti fra Regione e Cervim si sono incrinati”

19 Febbraio 2011

A far data dal 22 gennaio, è scaduto il II° mandato relativo alla mia nomina a Presidente del Centro di Ricerche, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana CERVIM, come stabilito dalla Legge della Regione Autonoma Valle d’Aosta n. 17 del 08.11.2004 la competenza della nuova designazione spetta alla regione Valle d’Aosta.

Il C.d.A.  uscente e il settore vitivinicolo dalla Valle d’Aosta nonché alcuni Assessori delle Regioni associate al CERVIM avevano sollecitato la mia riconferma.

La Giunta Regionale  della Valle d’Aosta ha deliberato di assegnare la Presidenza e i 2 posti nel C.d.A. ad altri amministratori.

Con la presente intendo porgere i miei più sinceri ringraziamenti a tutti coloro che grazie alla preziosa collaborazione avvenuta in questi anni, hanno permesso di ottenere importanti risultati per la viticoltura eroica. Tra cui:

A livello comunitario è stato ottenuto un risultato significativo attraverso il riconoscimento nel REG. (CE) n. 479/2008, articolo 104, puntis 4 e 9, dell’importanza di tale viticoltura in ambito Europeo.

 Infine fra i progetti sviluppati nell’ultimo anno la realizzazione del marchio “viticoltura eroica” strumento fortemente voluto ed inseguito dal Consiglio di Amministrazione, che potrà consentire alla prossima gestione di poter valorizzare e promuove con il patrocinio di un unico simbolo tutte le realtà eroiche che ne faranno richiesta.

Vorrei quindi  ringraziare il Consiglio di Amministrazione uscente e, in particolare, i membri dell’esecutivo: il vice Presidente Dr. Enrico Zola e il Dr. Helmut Scartezzini, il  Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal Dr. François Murisier, l’apparato amministrativo (il direttore e le impiegate) del CERVIM e tutti coloro che in questi anni hanno collaborato all’ espletazione  dell’obiettivo primario del CERVIM : la tutela, la salvaguardia e lo sviluppo della viticoltura di montagna e in forte pendenza, ovvero della viticoltura eroica. Un ringraziamento particolare va a Costantino Charrère e a Mauro Jaccod per il fattivo ed efficace contributo e per la grande esperienza che hanno saputo dare a me personalmente e portare nelle attività del CERVIM.

E’ grazie infatti alla collaborazione di tutti questi soggetti che il CERVIM ha potuto far sentire la propria voce a tutti i livelli: Ministeri  delle politiche agricole, Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino e Commissione Europea. Il CERVIM ha inoltre assicurato la sua presenza e fatto sentire la sua voce in tutte le sedi e in tutte le manifestazioni in cui erano in discussione l’attualità e il futuro della viticoltura..

Un ringraziamento va inoltre, a ricercatori, tecnici, operatori del settore e a tutti i giornalisti e gli organi di informazione che hanno contribuito, con gli studi e le ricerche i primi e con la divulgazione i secondi, a qualificare, a far crescere e a valorizzare l’azione del CERVIM nell’interesse di circa 500 mila viticoltori, promuovendo altresì efficacemente la difesa dell’ambiente, del paesaggio ovvero “ il Terroir “.

Ci tengo, per di più, a precisare che mi rincresce molto non poter dar seguito ai progetti avviati, i quali tuttavia  necessitano di adeguate risorse finanziarie e che per ciò è anche necessario avere un rapporto diretto con la regione Valle d’Aosta.

Purtroppo da due anni a questa parte tali rapporti si sono incrinati.  Auspico, per il bene del CERVIM, che con il nuovo Consiglio di Amministrazione tali dinamiche possano essere ristabilite appieno. Sarebbe un grande rammarico vedere travisati gli sforzi di anni di lavoro proprio adesso che il contesto vitivinicolo internazionale, pur vivendo giorni difficili, guarda con grande interesse alla situazione e al contesto della viticoltura eroica.

Con l’augurio quindi, che il CERVIM, con il nuovo Consiglio di Amministrazione possa continuare a perseguire la sua missione di salvaguardare e valorizzare la viticoltura eroica, porgo il mio più grande ringraziamento, e i miei più cordiali saluti.

 François Stévénin

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