Mobilità elettrica, istruzioni per l’uso

24 Luglio 2019

Diminuire drasticamente il numero di autoveicoli con motore termico che ogni giorno circolano nelle nostre città è qualcosa di auspicabile. Basterebbe questo per migliorare in modo importante l’aria che respiriamo ogni giorno. Sono presenti però alcune problematiche che fanno sì che nelle nostre città le auto elettriche circolanti sono ad oggi un numero veramente esiguo. Fanno meglio le ibride, già abbastanza presenti, mentre anche le ibride plug-in rappresentano un quantitativo minimo del parco macchine italiano.

Perché le auto elettriche non sono così diffuse
La prima motivazione per la quale gli italiani non possiedono auto elettriche è da correlare al prezzo: confrontandole con vetture simili ma con motore termico, la spesa aumenta di varie migliaia di euro. Oltre a questo ad oggi non è così semplice ricaricare la propria vettura, a causa di una vera e propria carenza di colonnine apposite. Le cose in questo senso stanno cambiando, grazie anche all’azione dei governi degli ultimi anni e anche dell’attività di alcune aziende di fornitura di energia elettrica. Si deve poi anche considerare che non tutti hanno ben chiaro come funzioni la ricarica dell’auto elettrica a casa o quanto costi questo tipo di attività.

L’auto elettrica a nolo
Farà piacere a chi non vuole spendere cifre esorbitanti sapere che già oggi è possibile noleggiare l’auto elettrica, o anche semplicemente una e-bike, da utilizzare poi per andare al lavoro o per percorrere brevi tragitti in città. Grazie al programma IrenGo per la mobilità elettrica avere a disposizione una vettura con motore elettrico è oggi molto più semplice. Il programma infatti offre sia la possibilità di installare un punto di ricarica in casa, sia l’opportunità di noleggiare un’auto o una bicicletta elettrica. La stessa possibilità viene data anche alle aziende, che tramite IrenGo possono avere a disposizione un parco di veicoli lettrici per i dipendenti. Il tutto a costi decisamente contenuti e affrontabili da chiunque.

Quanto costa ricaricare l’auto
Questa è un’altra domanda che chi vorrebbe l’auto elettrica tende a farsi. Chiaramente molto dipende da quanto è “capiente” la batteria della singola vettura, ma in linea di massima “un pieno” costa molto meno rispetto a quanto si dovrebbe pagare per percorrere i medesimi chilometri con la benzina o il diesel. In più grazie a IrenGo abbiamo la certezza che la ricarica all’auto elettrica la stiamo facendo con energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili, nello specifico da centrali idroelettriche. Un vero e proprio affronto all’inquinamento e un invito per tutti ad utilizzare le vetture elettriche o ibride plug-in.

L’ibrido plug-in
Per molti italiani il principale problema dell’auto elettrica è quello di poter percorrere con un pieno tragitti non eccessivamente lunghi. La preoccupazione di non riuscire a trovare una colonnina per la ricarica si può eliminare scegliendo l’ibrido plug-in. Si tratta di vetture che possiedono un motore elettrico e un motore termico e in più anche una batteria di una certa capienza, contrariamente a quanto avviene con le ibride ormai tradizionali. Questa dotazione consente di percorrere varie decine di chilometri completamente in elettrico, quindi senza emettere nell’ambiente gas serra; quando la batteria si scarica la si potrà ricaricare ad una colonnina, oppure si attiva il motore termico e si raggiunge il punto di ricarica più vicino senza alcun tipo di problema o preoccupazione.

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