Alcolismo, un valdostano su cinque beve in modo problematico

08 Maggio 2007

Si è concluso il mese della prevenzione alcologica, e il servizio di Alcologia del Sert, assieme alle principali associazioni che lottano contro l’alcolismo in Valle d’Aosta, ha deciso di presentare il bilancio delle attività svolte e il programma per il prossimo futuro.
Innanzitutto sono stati presentati i dati, decisamente allarmanti, relativi alla diffusione del fenomeno in Valle d’Aosta. “Siamo l’unico Sert in Italia – ha affermato il direttore del Servizio regionale per le tossicodipendenze, Lindo Ferraridove il numero di alcolisti è uguale a quello dei drogati, e i primi sono in aumento?.
In Valle d’Aosta, secondo le ultime ricerche effettuate, il 20% della popolazione beve in modo problematico, e il 4-6% di tutti i decessi in Valle d’Aosta sono dovuti a problematiche alcolcorrelate.

Per affrontare il problema, l’Usl, negli ultimi anni, ha promosso la riorganizzazione dei servizi per le dipendenze patologiche, in collaborazione con le comunità terapeutiche come La Svolta e Bourgeon de vie, e le associazioni di auto muto aiuto come gli Alcolisti Anonimi, Al-Anon, i Centri Alcolisti in Trattamento (Cat) e Ri-vivere.
Il programma di terapia portato avanti dal servizio di alcologia del Sert prevede due tappe fondamentali, il day hospital, dove l’utente segue un programma di disintossicazione e promozione della motivazione personale, e l’elaborazione di un progetto personalizzato di terapia e di sostegno in tutte le aree problematiche per il paziente, sotto il profilo medico, psicologico, relazionale, sociale, educativo.
Fondamentale e ampiamente riconosciuto è il ruolo delle associazioni, unite nella lotta contro una dipendenza i cui effetti dannosi, per l’individuo e per la collettività, sono costantemente sottostimati.

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