“Ancora una volta si usa la scuola come capro espiatorio di colpe altrui”

29 Gennaio 2016

"La scuola paghi i costi per le attività extra" leggo con stupore e amarezza l’incipit dell’intervista rilasciata dall’Ass. Marguerettaz ad Aostasera relativa alle problematiche di un’alunna disabile su carrozzella alla quale non è data possibilità di accesso e quindi di viaggio in treno nelle stazioni intermedie della nostra valle centrale, perché tale accesso è consentito solo ai capolinea di Aosta e Ivrea.
Grazie alle "lungimiranti" disposizioni dell’establishment politico/dirigenziale, la tipologia di servizio taxi per disabili non è più fruibile per tragitti fuori valle, quindi Ivrea come stazione più vicina e logica meta raggiungibile dal disabile che vuole viaggiare con i suoi compagni fino a Torino non è contemplata, bisognerebbe, contro ogni logica, portare prima il disabile ad Aosta e poi farlo viaggiare separatamente dalla sua classe (cosa ne è stato del diritto all’inclusione?) o pagare un servizio extra che ha dei costi quasi triplicati rispetto agli anni passati.

Qual è la soluzione proposta dall’Assessore? Semplice… che la scuola paghi un mezzo diverso dal treno, quindi un pullman attrezzato con pedana, per queste attività "extra"!
Ancora una volta si "usa" e si "abusa" della scuola come il capro espiatorio di colpe o mancanze che sono di tutt’altra natura e si attribuiscono responsabilità che travalicano le scelte didattiche di una singola scuola o le esigenze di un gruppo di persone (anche se poche…come ha detto lei, caro Assessore!) e soprattutto di studenti che hanno diritto alle stesse opportunità e dignità dei cosiddetti "normodotati".

Qui, caro Assessore, non si sta parlando di operare una scelta didattica piuttosto che un’altra (anche se, ovviamente, è chiaro, che chi non lavora nella scuola, come Lei, non capisce che di "extra" non si propone più nulla. Sono tutte scelte vincolate alla formazione a tutto tondo degli studenti, oggi più che mai visto che si parla di "competenze" e non più di "nozionismo". La invito ad informarsi in questo senso…), ma stiamo parlando di un servizio precluso ad un’intera categoria di persone e di un ulteriore tentativo di svilire e umiliare la scuola pubblica nella sua globalità offendendo, con tali proposte, il lavoro silenzioso, costante, coraggioso che ogni giorno tutti i nostri colleghi che lavorano in Valle d’Aosta nell’ottica dell’inclusività stanno svolgendo a dispetto delle difficoltà in cui versa, oggi, la scuola pubblica.

Caro Assessore tocca a me ricordarLe, infatti, che da tempo la scuola non ha più nemmeno i fondi sufficienti per la gestione delle attività ordinarie o per la cancelleria, depredata da tagli continui e costanti che fanno si che l’Italia sia diventata il fanalino di coda nella spesa per l’Istruzione? Vogliamo che la Valle d’Aosta diventi il fanalino di coda dei trasporti soprattutto in merito alle problematiche dell’inclusione scolastica?
L’unica cosa che le chiediamo, caro Assessore, è di provvedere a soluzioni, soluzioni vere e concrete, non giri di parole in politichese o tentativi di "scaricabarile", non solo per difendere i diritti dei nostri studenti disabili ma anche per difendere la dignità di una scuola che, defraudata, umiliata e impoverita si fa ancora baluardo e portavoce delle istanze dei più deboli.

Daniela Asaro 

Exit mobile version