Baghera, il terzo bosquet: Maura Mochet fa festa a Villeneuve

09 Maggio 2022

Finire la primavera così, con un combat durato la bellezza di cinquanta minuti, è quasi un segno del destino. Le prime otto eliminatorie del 2022 dei combats sono andate in archivio, e con loro i nomi delle 96 bovine che si sono arrogate il diritto di presentarsi in campo alla Regionale il 24 ottobre prossimo.

Tutto molto bello, ma c’è di più. Il combat tra Baghera e Bufera, ad esempio. L’ultima finale dell’ultima eliminatoria di primavera, la sfida che ha trattenuto sulle transenne tutto il pubblico arrivato a Villeneuve. La pioggia? Solo un piccolo diversivo. Si è combattuto quasi fino alle 19 di sabato scorso, 7 marzo, nell’arena di Chavonne. Un po’ di acqua, tanta amicizia, tante regine, il giusto mix di ingredienti che fa contento un appassionato. Il finale? Scritto da uno sceneggiatore del mondo del cinema, senza dubbio. Baghera, che l’anno scorso alla Croix-Noire ha sfiorato la finalissima del primo peso, ha dovuto passare le pene dell’inferno per avere la meglio di Bufera dei fratelli Arvat, una perfetta sconosciuta.

Quasi cinquanta minuti di testa a testa, tra Baghera e Bufera. Che, per inciso, avevano già dovuto faticare parecchio per arrivare alla finale, considerato che il concorso di primo peso di Villeneuve ha messo di fronte 42 protagoniste. Se la sono giocata fino all’ultimo, queste due stupende regine, che hanno speso fino all’ultima stilla di energia che avevano in corpo sul prato di Chavonne.

Ha vinto Baghera, che a Villeneuve si era imposta nel 2019 e che l’anno scorso aveva conquistato un altro bosquet, a La Thuile, prima di arrivare a due passi dal titolo più ambito, il titolo di “reine des reines” della Regionale. Come sempre la protetta di Maura Mochet si distingue non solo per i colpi che sa sferrare, ma pure per la stazza. 758 chili di peso non si nascondono mica, chiedetelo a chi ha visto Baghera ferma e tranquilla alla catena poco fuori dall’arena. Prima di Bufera aveva eliminato un’altra new entry, Caprice di Livio Pervier, mentre dall’altra parte del tabellone era uscita tra gli applausi in semifinale Maniana di Joseph Patruno, allevatore di casa che 3 anni fa – in questa stessa arena e con questa stessa bovina – aveva vinto nel secondo peso.

Feste pure per Tzatagne e Sierra

Luca Vuillermoz, con Tzatagne, ha vinto nel secondo peso

Le altre categorie? Ancora più numerose. Tra le 78 iscritte di seconda spunta il nome di Tzatagne, che Luca Vuillermoz aveva acquistato l’autunno scorso da Michele Bionaz. Con il guru di Brissogne Tzatagne si era qualificata a Etroubles l’anno scorso – la prima bataille dopo il Covid, la novità della diretta streaming: sembra passato un secolo, in realtà sono trascorsi appena nove mesi – e poi si era presentata alla Regionale sotto i colori della stalla di Valtournenche, portando a casa un ottimo quinto posto. In finale a Villeneuve Tsatagne ha battuto Contessa di Giovanni Thomasset, che ha accompagnato nell’arena la sua giovane e promettente bovina iscritta con i nomi dei piccoli Joseph e Nadège: Contessa in semifinale si era sbarazzata di Novella di Leo Saraillon, Tsatagne invece aveva eliminato Mysthère di Cristina Rosset, regina di terza nel settembre scorso a Valgrisenche.

Infine, in terza categoria (87 al via), solito festival delle prime qualificazioni: fanno parte di questo gruppo la regina – Sierra de Lo Tsantì di Michel Charbonnier – e le semifinaliste Mitra di Fabien Gex e Mirabelle di Secondo Ferré. Pure per Magneun dell’azienda agricola Verney il secondo posto di sabato a Villeneuve vale la prima qualificazione in carriera, ma lei comunque alla Croix-Noire c’era già stata. Nell’ottobre del 2020 era stata quinta al combat “evento” che aveva sostituito la Regionale.

Ora le batailles vanno in vacanza – niente mare, per le reines soprattutto tanta montagna, si inizia tra qualche settimana – per poco meno di tre mesi. L’estate inizierà domenica 31 luglio al Col de Joux, da dove partirà la lunga volata verso la finalissima del 24 ottobre alla Croix-Noire.

Sierra di Michel Charbonnier, la migliore tra le leggere a Villeneuve

LE QUALIFICATE

Prima categoria (42 iscritte)

  1. Baghera di Maura Mochet (Pré-Saint-Didier, 758 chili)
  2. Bufera dei fratelli Arvat (Donnas, 750 chili)
  3. Caprice di Livio Pervier (Aosta, 688 chili)
  4. Maniana di Balicco-Patruno (Nus, 685 chili)

Seconda categoria (78 iscritte)

  1. Tsatagne di Luca Vuillermoz (Valtournenche, 650 chili)
  2. Contessa di Joseph e Nadège Thomasset (Aymavilles, 560 chili)
  3. Mysthère di Cristina Rosset (Morgex, 533 chili)
  4. Novella di Leo Saraillon (Aymavilles, 560 chili)

Terza categoria (87 iscritte)

  1. Sierre de Lo Tsantì (Aosta, 511 chili)
  2. Magneun dell’azienda Verney (Gressan, 515 chili)
  3. Mitra di Fabien Gex (Arvier, 515 chili)
  4. Mirabelle di Secondo Ferré (Villeneuve, 505 chili)
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