Batailles a Verrayes, è la giornata di Souris, Italia e Amoureuse
Cornice da sogno domenica a Verrayes per la quinta eliminatoria della stagione primaverile dei combats. Giornata di primavera, nonostante la brezza fredda che soffiava al mattino: nel pomeriggio l’aria è diminuita, lasciando a 150 regine l’opportunità di sfidarsi per un posto in paradiso.
Souris, terza qualificazione
Un posto in paradiso, per inciso, è una qualificazione alla Regionale. Meglio da reina di concorso, ma alla fin dei conti non di disdegna pure una semifinale che vale un viaggio ad Aosta nella penultima domenica di ottobre. Gli allevatori di casa non si sono fatti attendere, portando a casa ben 4 qualificazioni.
La prima categoria aveva una favorita d’obbligo, la regina di Pollein della primavera scorsa, e non ha tradito le attese: Souris di Daniel Berriat ha bissato il successo della scorsa stagione, qualificandosi per la terza volta alla Regionale. In finale ha superato Nevada di Loris Diémoz, regina alla sua prima qualificazione e che ricorda la madre Niagara, tante volte protagonista alla Regionale nell’ultimo decennio. Come Niagara, anche Nevada è piuttosto corpulenta (da verificare a ottobre alla finale), anche se ripeterne le gesta sarà difficile. A proposito di ripetersi: Ceres di Aurelio Cretier non trova la finale come le era successo alla notturna di Aosta di un anno fa, ed è un peccato perché la reina è meritevole. Meritevoli pure André e Davide Follin, che piazzano in terza posizione la loro Reinon, conquistando così il primo pass per la Regionale per la loro azienda.
Seconda, una finale che sembra un Mondiale
La seconda categoria sembra una partita di un Mondiale di calcio. Italia – Iran, a memoria, non si è mai giocata su un campo di calcio, domenica a Verrayes c’è stata un’anteprima che metteva in palio addirittura il bosquet. Per la felicità di quelli che si sentono patrioti, ha vinto Italia di Chiara Munari, che per la prima volta qualifica una regina in un concorso. Una sorta di sotterfugio, a dirla tutta: Italia – regina con merito – era stata seconda l’anno scorso a Donnas, ma ancora era nominalmente di proprietà di Davide Nones. La Munari l’aveva già accompagnata alla Regionale 2022, però vincere in casa ha il suo bel perché.
Bella pure la storia di Iran, entrata a far parte della stalla di Jean-Antoine Maquignaz: questa regina però ha girato già parecchio, visto che è nata ad Aosta (Lo Tsantì) e l’autunno scorso aveva conquistato il secondo posto – e la prima qualificazione in carriera – a Courmayeur con Imak Frassy e Marco Chamonin. Per Belonne di Renzo Marquis il terzo posto di ieri vale la prima qualificazione della carriera, mentre è sostanzialmente opposto il discorso di Bataillon di Aurelio Cretier. Tornerà alla Regionale, magari anche stavolta senza finire nell’elenco delle favorite: nel 2022 si qualificò a Saint-Christophe e poi, qualche settimana più tardi, arrivò fino alla semifinale, perdendo la sfida contro la futura regina Rubis di Massimiliano Glarey.
Terza categoria affollata e piena di sorprese
Finiamo con la terza categoria, affollata come non mai – ben 73 aspiranti reines – e come spesso succede fucina di novità. Non una delle 4 qualificate per la finale era dotata di “palmares” nel mondo delle batailles: di Amourese di Mauro Chatrian si sa che è figlia di Lion, altra reina dell’allevatore di Valtournenche che ha calcato sovente l’erba della Croix-Noire. Malibù di Fabio Lombardo è l’erede di Misa, mentre Lion di Stefano Barailler e Milène di Renzo Marquis – semifinaliste – sono tutte da scoprire.
Domenica prossima le batailles staranno a riposo, ma per il semplice fatto che i combats slittano a martedì 25 aprile: nel giorno della Liberazione dal nazifascismo appuntamento tradizionale a Issime prima degli ultimi appuntamenti della primavera a La Salle (domenica 30 aprile) e Valpelline (domenica 7 maggio). Per gli appassionati altre due date da segnare in calendario: sabato 13 e domenica 14 aprile ad Aproz c’è la Cantonale.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (24)
1. Souris di Daniel Berriat di Nus (666 chili)
2. Nevada di Loris Diémoz di Quart (677 chili)
3. Reinon di André e Davide Follin di Antey (711 chili)
4. Ceres di Aurelio Crétier di Saint-Christophe (710 chili)
Seconda categoria (53)
1. Italia di Chiara Munari di Verrayes (566 chili)
2. Iran di Jean-Antoine Maquignaz di Valtournenche (550 chili)
3. Belonne di Renzo Marquis di Verrayes (565 chili)
4. Bataillon di Aurelio Crétier di Saint-Christophe (568 chili)
Terza categoria (73)
1. Amoureuse di Mauro Chatrian di Valtournenche (508 chili)
2. Malibù di Fabio Lombardo di Saint-Christophe (515 chili)
3. Lion di Stefano Barailler di Verrayes (503 chili)
4. Mylène di Renzo Marquis di Verrayes (512 chili)