Batailles de reines: Suisse, Tormenta e Jardin ultime regine di primavera
Caprice si era qualificata nel giorno di Pasquetta a Quart, oggi a Villeneuve si è “accodata” anche Suisse di Imak Frassy e Marco Chamonin. A distanza di 35 giorni anche la seconda favoritissima della Regionale 2023 ha timbrato il cartellino, garantendosi il pass per la finale delle batailles de reines del 20 ottobre prossimo.
Suisse ha vinto il titolo a Villeneuve, nell’ultima eliminatoria primaverile della stagione dei combats: si va quindi in vacanza, almeno fino a fine luglio, con la consapevolezza che alcune delle bovine che hanno scritto la storia recente di questo strambo e fantastico mondo delle reines non hanno voglia di cedere il testimone.
La finale anticipata di mezzogiorno
E così Suisse raggiunge Caprice, come era già successo un anno fa: siamo convinti che sia Livio Pervier – padrone della reina di Arpuilles – che il duo Frassy-Chamonin vivranno con più apprensione rispetto al solito il sorteggio della prossima Regionale. Per i più disattenti, un salto indietro nel tempo all’ottobre scorso, quando lo spietato algoritmo del computer portatile dell’Association Amis Batailles de Reines non ebbe la necessaria sensibilità per evitare che le due favoritissime di giornata di scontrassero al primo turno.
Cosa che puntualmente successe, con vittoria (sofferta) di Suisse, la neo reina di Villeneuve: che, per inciso, pagò a caro prezzo le energie spese nel combat inaugurale di mezzogiorno alla Croix-Noire, uscendo poi di scena prima del tempo.
Oggi Suisse ha dimostrato che il carattere e la tenacia viste nel 2023 non sono andate perdute: in un’eliminatoria complicata come lo è sempre l’ultima della primavera, la possente bovina di Frassy e Chamonin ha legittimato la sua superiorità andandosi a prendere un bosquet che fa il paio con quelli vinti a La Salle un anno fa e a Courmayeur l’anno precedente. Le vittorie nei concorsi salgono a quota tre, ma c’è pure un successo alla Croix-Noire da annoverare nel suo palmares: Suisse, infatti, nel 2019 fu la reina del concorso interregionale con le primipare di Canavese e Valli di Lanzo.
In tutto questo parlare di Suisse (e Caprice) si rischia di perdersi per strada le altre protagoniste della giornata di combats di Villeneuve, peraltro non disputata nella solita area di Chavonne ma nella nuova area dedicata a Pierino Chanoux, di fronte al campo sportivo: Pastis di Cristina Rosset, ad esempio, migliora il suo terzo posto in seconda categoria di un anno fa al Piccolo San Bernardo arrivando fino alla finale e cedendo contro una reina di classe superiore.
Terze Furia di Yannick Martinod e Alerta di Piero Colosimo ed Emilio Betral, entrambe alla prima qualificazione: la terza piazza della ditta Colosimo-Betral è peraltro uno dei risultati di prestigio per gli allevatori del comitato di Villeneuve e Valsavarenche, che festeggiano l’inaugurazione della nuova arena con tre qualificazioni (e mezza).
Joseph Patruno fa festa in casa sua
La mezza qualificazione, in realtà, è addirittura un bosquet. Che teoricamente finisce a Nus, ma solo perché l’azienda di Silvia Balicco e Joseph Patruno ha sede nel comune della Media Valle. Il cuore di Joseph, infatti, batte più forte che mai a Villeneuve.
Campanilismo a parte, da sottolineare come Balicco e Patruno siano in serie fortunata: la settimana scorsa a Pollein avevano qualificato come seconda nel secondo peso Golda, a Villeneuve con la figlia di quest’ultima – Jardin – arriva addirittura alla vittoria nel concorso di terzo peso. Jardin è alla sua prima qualificazione, arrivata con un successo in un concorso di ben 62 bovine: come inizio, niente male.
Tutte nuove, le reines qualificatesi tra le leggere: in finale arriva anche Marquisa di Leo Saraillon dalla vicina Aymavilles, out nel turno precedente Killy di Secondo Ferré di Villeneuve e Pepsi dell’immancabile Michele Bionaz.
Terminiamo con il secondo peso, che come la terza categoria lascia spazio a tante regine che si sono guadagnate (con fatica) la prima qualificazione per la Croix-Noire: in questo caso, però, sono riuscite a strappare il pass per la finale bovine che già erano scese in campo – senza troppa fortuna – nelle varie arene del circuito dei combats.
L’unica con “precedenti”, accezione di tipo positivo nel complicato e romantico mondo delle reines, è proprio la reina dei pesi medi, Tormenta di Fulvio Chabloz: già seconda a Charvensod nel 2022 e terza la primavera scorsa a Valpelline, questa volta Tormenta ha chiuso la domenica imbattuta a discapito di Paris dei già citati Colosimo e Betral, che si ferma pertanto al secondo posto.
Terze Belva di Didier Millesi e Belleville di Renzo Marquis, vecchie conoscenze di quegli appassionati dei combats sempre presenti sulle transenne muniti degli indispensabili attrezzi del mestiere (che sono, in ordine alfabetico, matita e copia intonsa dei sorteggi da maneggiare con cura).
Attrezzi che, questa sera, finiscono decisamente nel cassetto, perché le batailles vanno in vacanza: il circuito dei combats si ferma per far sì che il naturale corso della natura permetta agli allevatori di programmare al meglio la salita negli alpeggi delle varie mandrie. In attesa di conoscere i nomi delle prime “reines d’alpeggio”, diamo appuntamento agli appassionati alla serata di domenica 28 luglio al Col de Joux di Saint-Vincent, quando i combats ufficiali riprenderanno con la prima delle sei eliminatorie estive.
LE QUALIFICATE
Prima categoria (40)
- Suisse di Frassy e Chamonin di Arvier (697 chili)
- Pastis di Cristina Rosset di Morgex (605 chili)
- Furia di Yannick Martinod di Saint-Nicolas (670 chili)
- Alerta di Colosimo-Betral di Villeneuve (600 chili)
Seconda categoria (61)
- Tormenta di Fulvio Chabloz di Gressan (560 chili)
- Paris di Colosimo-Betral di Villeneuve (553 chili)
- Belva di Didier Millesi di Perloz (563 chili)
- Belleville di Renzo Marquis di Verrayes (567 chili)
Terza categoria (62)
- Jardin di Balicco-Patruno di Nus (517 chili)
- Marquisa di Leo Saraillon di Aymavilles (507 chili)
- Killy di Secondo Ferré di Villeneuve (503 chili)
- Pepsi di Michele Bionaz di Brissogne (511 chili)