Casa da Gioco di Saint Vincent: ?CdA ?fantasma? e mancanza di un piano di rilancio? le accuse dei sindacati

16 Ottobre 2006

E’ una presa di posizione forte quella delle rappresentanze sindacali del Casinò de la Vallée nei confronti del CdA, e la questione dei due dipendenti sospesi cautelativamente, perché accusati di furto, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha dato il via alla sciopero che da due giorni vede impegnati i dipendenti della Casa da Gioco.
?Manca un piano di rilancio aziendale, un piano di sviluppo industriale, manca un piano marketing efficace e l’Azienda non rispetta il contratto di lavoro oltre ad operare con metodi non sempre trasparenti nei confronti dei lavoratori?. Si riassumono così le accuse che a più voci hanno denunciato un CdA per certi versi ?sconosciuto?.
?Dal giorno dell’insediamento, avvenuto nel marzo 2006, alla data odierna non siamo ancora riusciti a conoscere il nuovo CdA. Abbiamo visto tre volte solo il presidente Moreno Martini e una volta il consigliere Edo Chatel, gli altri componenti sono a noi sconosciuti – ha commentato Giorgio Bertoldo, segretario nazionale dello SNALC – Ci risulta, inoltre, che all’interno dello stesso CdA tra il presidente e alcuni componenti ci siano opinioni profondamente discordanti. Per questo abbiamo serie riflessioni che presenteremo domani all’azionista politico?.
Il problema principale, che oggi è stato espresso dai vari rappresentanti sindacali in una conferenza stampa ?molto partecipata?, è quello relativo alla garanzia dei posti di lavoro. ?Abbiamo chiesto più volte incontri con l’Azienda per capire quale missione essa si sia data e come questa missione venga calata sul lavoro – ha spiegato il segretario regionale della CISL Valle d’Aosta, Giancarlo Barucco I lavoratori sono disponibili al confronto perché quello che interessa oggi non è tanto il ?soldo? ma la garanzia di un posto di lavoro. E’ assurdo. Questi erano posti di lavoro dove si guadagnava bene e con prospettive sicure. Ora non è più così?.
Rispetto alla vicenda dei due dipendenti verso i quali l’Azienda ha attuato la sospensione cautelativa, quello che i sindacati lamentano è un sistema che impedisce la difesa del lavoratore ?La sospensione cautelativa è prevista dal contratto di lavoro solo in casi di reato penale. Nessuno vuole impedire che l’Azienda faccia i dovuti controlli – ha aggiunto Barucco – ma la procedura adottata va contro le procedure previste dal contratto di lavoro?.
Senza mezzi termini è stato l’intervento di Rinaldo Facchini della UILM ? dal 1994 si sono susseguiti CdA, pagati profumatamente, ma composti da persone non esperte del settore, così come i loro collaboratori. Chiediamo un piano di rilancio e aziendale concreti. Si continuano a perdere clienti importanti perché non esiste un piano marketing che funzioni, sono stati spesi circa 9 milioni di euro quest’anno, con che risultati??.
La protesta continua e domani alle ore 20 a Palazzo regionale è previsto un incontro tra le rappresentanze sindacali, il CdA della Casa da Gioco, la Regione (azionista), il sindaco di Saint Vincent, il Prefetto (Luciano Caveri). Incontro al quale i sindacati hanno chiamato ad essere presenti, fuori dal Palazzo, anche i lavoratori.

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