Caso Cogne: per la Corte d’Assise Annamaria Franzoni è colpevole
Contro Annamaria Franzoni – la donna accusata di aver ucciso a Cogne, il figlio Samuele Lorenzi – ci sarebbero “fatti certi” che danno luogo ad un “quadro di elementi univoci e concordanti”. Si è espressa così la Corte d’Assise d’Appello di Torino nelle motivazioni della sentenza che ha condannato la Franzoni a 16 anni di carcere per l’omicidio del figlio.
Secondo i giudici quindi la donna avrebbe compiuto un “massacro” orginato da un “conflitto interiore” che “aveva radici nell’ambito familiare”. In particolare, stando alle motivazioni, la donna avrebbe avuto difficoltà nella gestione dei due figli, “gestione caratterizzata da sopraffaticamento e da stress”
Nel documento di oltre 500 pagine si spiega anche perché c’è stata una riduzione di pena rispetto al primo grado. Secondo i giudici Annamaria Franzoni soffre di un disturbo psicologico che le provoca forti crisi ansiose, una circostanza che ha fatto riconoscere alla Franzoni un forte sconto di pena.