Consiglio regionale: domani si vota il ?Caveri bis?
Domani, 22 febbraio 2006, a partire dalle ore 9 si riunisce il Consiglio regionale. Dopo le dimissioni della Giunta la seduta ha previsto l’annullamento dei punti all’ordine del giorno per concentrarsi sul nuovo assetto politico e sulle nuove nomine in seno alla Giunta regionale e al Consiglio regionale. Il programma prevede, infatti, la presa d’atto delle dimissioni dei Consiglieri regionali dell’Arcobaleno Carlo Curtaz ed Elio Riccarand e la loro sostituzione con i consiglieri Ugo Venturella (che lascia il posto in consiglio comunale ad Aosta a Paolo Fedi) e Sandro Bortot.
Il Consiglio prenderà poi atto delle dimissioni del Presidente della Regione e della Giunta regionale e sarà chiamato all’elezione del Presidente della Regione, degli assessori e alla ricomposizione delle Commissioni permanenti del Consiglio. Il tutto alla luce dei nuovi assetti politici che si sono delineati con l’entrata in maggioranza insieme all’UV di Stella Alpina e Fédération Autonomiste. All’opposizione ci saranno ora i DS-GV, dopo14 anni passati nei banchi della maggioranza, Forza Italia, Arcobaleno.
Nella Conferenza dei Capigruppo svoltasi ieri intanto Luciano Caveri ha reso ufficiale l’affidamento alla sua persona del mandato esplorativo per giungere alla formazione del nuovo governo regionale. Sul nuovo quadro politico e su quanto sta avvenendo sono stati diversi gli interventi:
Dina Squarzino, consigliere dell’Arcobaleno Vallée d’Aosteha auspicato l’opportunità ” di avere il Consiglio nella sua interezza, prevedendo quindi prima di tutto la nomina dei nuovi Consiglieri del gruppo dell’Arcobaleno”;
Guido Cesal dell’Union Valdôtaine ha sottolineato la necessità di “discutere sulla situazione politica nel Consiglio già convocato così da abbreviare i tempi e dare governabilità alla Regione“, mentre il consigliere Francesco Salzone della Fédération Autonomiste ha chiesto di “effettuare il massimo sforzo per arrivare a un nuovo esecutivo in tempi rapidi per consentire la governabilità“.
Critiche sono arrivate invece da Giovanni Sandri del movimento Gauche Valdôtaine-DS che ha definito “un atto di irresponsabilità grave appellarsi ora alla governabilità e all’instabilità è poco intelligente. Non si conoscono le motivazioni di tali scelte politiche e malgrado le mie richieste, il Presidente uscente Caveri non ha fornito le risposte circa le motivazioni politiche della crisi“.
Dario Frassy della La Casa delle Libertà ha detto che “sarebbe meglio, per il dibattito che si svolgerà in aula, conoscere le motivazioni che sono alla base della crisi politica. Il mandato esplorativo dovrebbe avere delle motivazioni politiche precise?.
Marco Viérin, capogruppo della Stella Alpina, e prossimo candidato alla Camera alle politiche di aprile a fianco del senatore Augusto Rollandin, ha affermato che “è opportuno procedere subito al dibattito politico e alla nomina della nuova Giunta?.
Al termine, il Presidente della Regione Caveri ha sottolineato che “le motivazioni delle scelte fatte sono chiare e note ed evidenziate nei documenti approvati dalle diverse forze politiche“.