Dopo il successo della raccolta di firme, i prossimi passi del comitato referendario contro l’ampliamento dell’ospedale

10 Gennaio 2007

?Neppure noi ci aspettavamo un simile successo: ce l’abbiamo fatta, nonostante la scarsità di mezzi e la massiccia opera di propaganda per l’ampliamento dell’ospedale messa in campo dalle istituzioni?. Claudio Viale, segretario regionale della Cgil, Jean-Pierre Guichardaz, rappresentante delle Rsu della sanità, e Maria Teresa Riggio, dell’Associazione AbitareAosta, hanno commentato con soddisfazione i risultati della raccolta di firma appena conclusa.
Il tetto delle 5000 firme, pari al 5% della popolazione valdostana, necessario per presentare la richiesta di referendum, è stato abbondantemente superato, sono stati infatti circa 6 mila e 200 i valdostani che hanno aderito all’iniziativa, che ha avuto successo in particolare nei comuni della Plaine.

?Il nostro prossimo passo – ha affermato Jean-Pierre Guichardaz – sarà quello di incontrare, come abbiamo espressamente richiesto, il gruppo di lavoro incaricato di valutare le ipotesi alternative all’ampliamento ad est, che in teoria avrebbe già dovuto presentare i risultati del proprio studio?.

Il comitato referendario ha inoltre fatto domanda all’Usl per effettuare una visita guidata all’interno delle strutture ospedaliere regionali.

Infine, i tre rappresentanti del Comitato, a sostegno dell’ipotesi di costruzione di un ospedale ex novo, hanno posto all’attenzione pubblica un confronto tra il progetto di ampliamento della struttura di viale Ginevra, e due ospedali ?modello? recentemente realizzati e inaugurati, come quello di Miulli, i provincia di Bari, e quello della Versilia.
Rispetto alla versione ampliata dell’ospedale valdostano, le due strutture sono da due a tre volte più grandi, contano più posti letto, sono circondate da vaste aree verdi, ma soprattutto sono costate di meno e sono state realizzate in circa la metà del tempo.

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