Energia elettrica, dal 1° gennaio 2016 al via la riforma delle tariffe
Dal 1° gennaio 2016 cambiano le bollette dell’energia elettrica per 30 milioni di utenti domestici. La tanto discussa riforma delle tariffe elettriche entrerà in vigore gradualmente già da gennaio e prevede una serie di novità tra cui la fine della progressività di parte dei costi di rete e degli oneri di sistema. L’obiettivo è rendere queste voci più eque e aderenti ai reali costi dei servizi. È quanto comunica l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico.
Eliminando la progressività degli oneri di rete e di sistema e spostando gli oneri dalla componente variabile a quella fissa si riduce drasticamente la convenienza al contenimento dei consumi, all’efficienza energetica e all’autoconsumo da fonte rinnovabile. “Contrariamente a quanto sostenuto dall’Autorità, verrà premiato chi consuma di più, in quanto gli oneri di rete sarebbero pagati in ogni caso, indipendentemente dal consumo stesso”. L’impatto della riforma si scaricherà sulle famiglie più povere. Gli aumenti a regime potranno sfiorare gli 80 euro annui.
È magra la consolazione della revisione del bonus energia, anche perché sono ancora eccessivamente restrittivi i limiti per accedervi e troppo scarsa l’informazione circa tale opportunità. Infatti dei 3,5 milioni di famiglie aventi diritto, solo 1 milione ne ha beneficiato. Chiediamo che da subito, contestualmente con l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario, ci sia una generale revisione del bonus energia, a partire dalla soglia ISEE, che va portata a 10.000 euro, innalzando la percentuale di riduzione della spesa fino al 50% e semplificando le procedure di accesso in modo da dare esecutività diretta alla rete dei CAF.
La riforma attua la direttiva europea 27/2012 sull’efficienza energetica, recepita in Italia dal decreto legislativo n. 102/14. Il punto centrale della riforma è il superamento graduale dell’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e degli oneri generali di sistema, secondo cui il costo unitario del kWh cresce all’aumentare dei consumi: tale sistema è stato introdotto 40 anni fa a seguito degli shock petroliferi degli anni ’70, per “scoraggiare” i consumi di elettricità.
Per le famiglie a basso reddito, l’Autorità ha previsto un ‘ammortizzatore’ che annullerà ogni possibile effetto negativo: si tratta del bonus sociale di sconto, che nel 2016 viene potenziato e scatterà in automatico (quindi senza doverlo richiedere) per le famiglie che ne hanno diritto.
Federconsumatori Vda