Farca, una regina speciale trionfa a Vertosan

04 Agosto 2024

Fa caldo anche ai 1.870 metri della comba di Vertosan, il vallone che secondo la tradizione ha visto nascere le batailles de reines. Fa caldo ma Farca non se ne accorge: resta placida ai box che attorniano l’arena di Avise, in attesa che il suo numero – il 34 – venga chiamato per entrare in campo. Quando entra, è la stessa Farca ammirata alla Regionale del 2021, quella sconfitta solo nella finalissima da Orsières di Alino Marquis, una bovina che qualche settimana più tardi vedrà revocato quel titolo per squalifica.

Farca, dal suo box, non dà troppo peso alle storie che la riguardano. Ha occhi solo per William Guala, il suo proprietario, che in lei aveva visto le effigi della reina prima di tutti. Come poteva non notare una regina il buon William, nato e cresciuto in un vero castello?

Il papà di William, Gianni Guala, è stato per tantissimi anni il custode del castello di Introd per conto delle proprietarie, le contesse donna Paola e Coccolina Calani. Dopo la scomparsa delle contesse il maniero è passato al nipote Giuseppe Caracciolo di Brienza, che ne ha trattato il primo “comodato d’uso” con il Comune di Introd e – a più riprese – anche una possibile vendita.

Anche William, a dirla tutta, non ha mai dato troppo peso alle questioni di conti e contesse. Le regine, per lui, erano quelle che aveva in stalla, e Farca è senza dubbio quella che più lo ha fatto emozionare d di più.

Primo successo tra i pesi massimi

La festa della famiglia Guala per il successo di Farca: prima a Valpelline nel 2021, in quell’anno concluse al secondo posto la Regionale di secondo peso. A Vertosan un secondo successo, questa volta tra i pesi massimi

La storia di Farca è nota ai suiveurs delle reines: nel 2021 vince l’eliminatoria di Valpelline e poi alla Regionale sfiora il titolo, l’estate successiva è seconda all’eliminatoria di Ferragosto della Croix-Noire. Sembrava una predestinata, ma poi se ne perdono le tracce, e si sussurra che la sua carriera è destinata a terminare senza più nessun sussulto. Un anno di pausa, poi in questo 2024 William Guala decide di presentare di nuovo la sua “étoile”, peraltro tra i pesi massimi. Quale occasione migliore, per una reina di questo livello, dell’eliminatoria della storia in quel di Vertosan, che poi è anche quella di casa per William, che ha casa e stalla a Saint-Nicolas?

Farca ha dominato la categoria regina, dimostrando di avere ancora i colpi e il talento che l’avevano accompagnata in quel magico 2021. Titolo “in carrozza”, ma la vera domanda è un’altra: saprà competere alla Regionale con le bovine dai sette quintali in su? Risposta che ancora non c’è, perché nella storia delle reines è importante anche godersi il momento. Il secondo bosquet di Farca va celebrato, soprattutto dopo la bella finale che l’ha vista protagonista contro Ardita di Yannick Martinod. Ad Ardita non è bastato il titolo di reina di alpeggio per avere la meglio sulla vecchia Farca, ma per il momento può andare bene così. Per Ardita è comunque la prima qualificazione alla Regionale, che conquistano anche le semifinaliste Apache di Fonte e Pellissier e Amnesie di Michel Machet, figlia di quella Poudre che neanche troppi anni fa fu seconda nel concorso di terzo peso alla Regionale.

Ci vuole anche la fortuna

Turca di Maurice Bollon, la vincitrice della seconda categoria

Abbiamo deciso di consacrare l’apertura di questo pezzo a Farca, regina in tutto e per tutto. Ma a Vertosan non c’è stata solo questa storia, se ne intrecciano molte altre. Prima di tutto una considerazione: neanche troppi anni fa per l’eliminatoria di Avise si presentarono poco meno di quaranta bovine, oggi sono state oltre il doppio, un risultato che fa onore alla tradizione e all’organizzazione delle reines. Un concorso peraltro di alto livello, nel quale – una volta di più – i sorteggi hanno inciso. Si potrebbe pure fare una sorta di decalogo delle reines potenzialmente da Regionale fermatesi al più tardi ai quarti di finale, ma il rischio di dimenticare qualcuno è troppo alto (e non vogliamo prendercelo). Chi si è infilata alla grande nelle maglie del torneo di secondo peso è Turca di Maurice Bollon, certamente non tra le favorite del mattino. Eppure questa reina, per arrivare fino in fondo e vincere il bosquet, un po’ di talento lo deve avere: è venuta fuori dalla parte meno stressante del tabellone, ma alla fine ha conquistato un titolo meritato davanti a un’altra new entry, Magneun dei già citati Fonte e Pellissier. Out in semifinale Pinson di Emanuela Machet – già reina ad Antey un anno fa e prima ancora regina a Challand con il vecchio proprietario Marco Démoz – e Bimba dello stesso Maurice Bollon, che probabilmente puntava più su questa bovina che su Turca: se non altro perché Bimba era già stata terza a Sarre un anno fa e a Valpelline nel 2021. Ma nelle reines – come nella vita – non si sa mai.

Terza categoria, la consolazione dei Thomasset

Difesa di Romeo Thomasset, già terza a Vertosan nell’eliminatoria del 2022, ha vinto senza combattere la finale nel terzo peso

L’ultima storia di oggi è quella della famiglia Thomasset, che ha presentato al concorso di casa 8 bovine, e almeno la metà di queste meritava la qualificazione. Ma i già citati sorteggi hanno fatto razzia delle teste di serie di papà Romeo e dei figli Filippo e Carlotta, che hanno visto i loro migliori capi uscire di scena troppo presto. Ad eccezione della terza categoria, dove Difesa e Iper hanno chiuso imbattute, prendendosi i due primi gradini del podio tra gli applausi degli spettatori. Niente finale, ma va bene così. A vincere è stata Difesa, che due anni fa proprio a Vertosan si era fermata al terzo posto: seconda Iper, che invece andrà per la prima volta alla Regionale. Sono nuove anche Aperò di Nadir Vallet e Monella di Davide Bieller, le semifinaliste di terza di Vertosan.

Domenica prossima il concorso delle Batailles scriverà un altro pezzo della sua storia: se oggi ha onorato le origini in quel di Vertosan, rendendo omaggio all’abbé Jean-Baptiste Cerlogne, tra una settimana le reines inaugureranno una nuova arena a Excenex. Nel 2023 Aosta non ebbe la sua storica eliminatoria, che ritorna quest’anno in altra veste. Niente Croix-Noire, anche per i motivi organizzativi ed economici che condizionano da troppo tempo l’arena regionale, e quindi si sale in quota, su questo balcone naturale con vista sulla città. Si combatterà in orario diurno: pesatura dalle 9 alle 11, primi combats alle 12.30.

I risultati

Prima categoria (23)

  1. Farca di William Guala di Saint-Nicolas (619 chili)
  2. Ardita di Yannick Martinod di Saint-Nicolas (677 chili)
  3. Apache di Fonte e Pellissier di La Salle (607 chili)
  4. Amnesie di Michel Machet di Saint-Denis (629 chili)

Seconda categoria (36)

  1. Turca di Maurice Bollon di Charvensod (570 chili)
  2. Magneun di Fonte e Pellissier di La Salle (548 chili)
  3. Pinson di Emanuela Machet di Saint-Denis (575 chili)
  4. Bimba di Maurice Bollon di Charvensod (571 chili)

Terza categoria (31)

  1. Difesa di Romeo Thomasset di Saint-Nicolas (522 chili)
  2. Iper di Romeo Thomasset di Saint-Nicolas (524 chili)
  3. Aperò di Nadir Vallet di Verrayes (516 chili)
  4. Monella di Davide Bieller di Pré-Saint-Didier (512 chili)
Exit mobile version