Tutti i premiati della Fiera di Sant’Orso di Donnas 2024
In attesa dell’appuntamento aostano con la “Millenaria”, è stato comunicato l’elenco completo dei premiati della Fiera di Sant’Orso di Donnas, che ha colorato il borgo del Comune della bassa Valle dal 19 al 21 gennaio 2024.
Tutti i premiati
Premio specialità (originalità)
Manuel Baravex
Ceramica
1ª Maddalena Pintore
2ª Silvia Fiore
Nodi
1° Renzo Piras
2° Angelo Toppo
3° Claudio Marconcini
Ferro battuto
1° Ennio Janin
2° Venturino Bosc
3° Mario Platter
Cuoio
1° Elvis Perrucchione e Pietro Ratto
2° Giuseppe Bruno
Galletti
Ruggero Brunodet
Dentelles et Tricots
1ª Enrica Janin
2ª Tiziana Pansini
2ª Paola Covolo
Attrezzi agricoli
1° Frarnois Affani
2° Marino Desaymnet
3° Fabio e Paolo Henriod
Tornitura
1° Piergiuseppe Paoloni
2° Sergio Ferrol
3° Albino Cretaz
4° Alessandro Podda
5° Marco Bonin
Sabots
Leandro Favre
Fiori
Barbara Lenti
Pietra
1° Rino Collé
2° Donato Savin
3° Michel Jaccod e Alessio Ferrari
Intaglio
1° Diego Jacquin
2° Angelo Nicco
3ª Ornella Cretaz
4ª Luisa Arras
5ª Lea Berad
6° Giuseppe Bertolin
7ª Rita Villani
Scultura
1° Guido Diémoz
2° Giuseppe Binel
3° Guglielmo Pramotton e Sebastiano Yon
4° Erick Bionaz
5° Claudio Dalle
6° Ezio Dejanaz
7° Gianfranco Anzola
Vannerie
1° Amedeo Gilberto Vallomy
2ª Elvira Barmette e Angelo Nicco
3° Manuel Giovinazzo
4° Ezio Gallet
Posateria
1° Angelo Joly
Oggetti per la casa
1° Andrea Triolo
2° Delio Bollon
Giocattoli
1° Paolo Paris
2° Sergio Yon
3° Franco Patrocle
4° Demis Massoni
5° Claudio Pasquettaz
Fiera di Sant’Orso di Donnas: “Qui si respira lo spirito della fiera”
21 gennaio 2024
Ceste, rastrelli, sabot. Oggetti indispensabili nella vita quotidiana di un tempo, oggi vere e proprie opere d’arte esposte dagli artigiani alla Fiera di Sant’Orso di Donnas. Domenica 21 gennaio il borgo della bassa valle si è trasformato in una vetrina dell’artigianato valdostano. La “Petite Foire”, anticipazione de La Saint-Ours che il 30 e il 31 gennaio popolerà il capoluogo, è iniziata venerdì con l’apertura delle cantine in occasione della tradizionale veillà.
Quasi 400 gli espositori alla millenaria della bassa valle
Quasi 400 gli artigiani presenti alla 1024ª edizione della fiera, oltre alle 14 scuole di artigianato. “Frequento la fiera da quando avevo tre anni, oggi ne ho ventisei” racconta Alessio Ferrari di Pont-Saint-Martin. Per lui la passione della pietra ollare è una tradizione di famiglia. “Il mio maestro è papà. Realizzo profumatori per ambienti e oggetti di design per la casa. Affianco alla pietra il legno di radica di castagno, particolare per le sue venature”.
“Partecipo anche alla Fiera di Aosta, ma Donnas è più calorosa, è più casa mia”. Ed è proprio la famiglia Ferrari che ha realizzato il ciondolo della Fiera indossato da tutti gli espositori. Una grolla in pietra ollare dalla punta in legno di ciliegio con laccio e targhetta in cuoio. L’opera è firmata dai due fratelli Claudio e Fabrizio, scultori di pietra ollare. “La grolla simboleggia tradizione e convivialità” spiegano gli autori.
Sul banco di Guido Diémoz, espositore pluripremiato nelle edizioni delle fiere valdostane, primeggia l’opera a tutto tondo dedicata alla festa dei coscritti. “Sono i miei coscritti di Doues, classe 1949. Tutti allegri e contenti, vestiti a festa, quel bel giorno di luglio del 1968”.
Scacchi e carte da gioco popolano invece la postazione di Manuel Baravex, artigiano di Verrayes. “Ogni anno realizzo una scacchiera. Questa è in legno di tiglio e noce con polveri a pigmenti per la pittura. Al posto del cavallo c’è un tatà rampante, al posto della torre un ‘Petit Pegno’”. Così si chiamano i piccoli gnomi medievali che caratterizzano le opere di Baravex. “Dal prossimo sabato sarò ad Aosta, nell’Atelier di Piazza Chanoux, ma è a Donnas che respiro lo spirito della fiera”.
La premiazione degli espositori artigiani è in programma alle 17 e concluderà l’edizione 2024 della fiera.
Buone le presenze dei visitatori: pochi stranieri, perlopiù valdostani
Le temperature invernali non hanno scoraggiato i visitatori. La manifestazione è iniziata alle 8.30 con la visita della giuria tra i banchi degli artigiani per l’assegnazione dei premi speciali. Intorno alle 9.30 la banda musicale ha sfilato tra le vie del borgo, invaso da un flusso continuo di gente a partire dalla tarda mattinata.
“Sono qui dalle 5.30. I primi visitatori sono arrivati intorno alle 7 del mattino” dice Michele Jaccod di Donnas che espone le sue opere di arte sacra e pastorale realizzate con pietra ollare e legno di salice e castagno. “Quella di Donnas è una fiera intima. Aosta è più commerciale, lì si vendono più pezzi”.
“C’è abbastanza gente anche se è presto”. Enzo Actis Perinetto di Aosta realizza giocattoli in legno. “Ho quattro nipoti e ho iniziato facendo dei giochi per loro, ma ne ho fatti più di quelli che servivano” scherza l’artigiano. “I giocattoli hanno un importante significato: servono per apprendere”. Tutti dotati di ruote: tatà, treni e galletti. Poi ci sono le culle per le bambole e i ‘cra cra’ (raganelle).
“Pochi sono gli stranieri. I visitatori della Fiera di Donnas sono perlopiù valdostani o residenti nel Canavese” spiega Alessia Baiardi, che da Aosta viene a Donnas a esporre le sue sculture in cirmolo, noce e betulla. Secondo l’artigiana che frequenta la Petite Foire da circa sei anni si tratta di “una fiera ben organizzata che riserva una speciale attenzione agli espositori”.