“Il cambio divisa degli infermieri è tempo lavoro”
01 Ottobre 2009
Nella nostra realtà (come in tante altre italiane) molti infermieri (come anche tanti altri operatori sanitari) per senso di responsabilità e correttezza verso i propri colleghi giungono al lavoro mediamente 10 minuti prima dell'inizio del turno lavorativo (ad esempio timbrando alle 5.50 proprio per indossare la divisa e raggiungere il reparto)…Ma cosa succede sulla busta paga?…. Si viene retribuiti solo dalle ore 6,00 – ora di presa di servizio programmata , "regalando" in un mese circa 210 minuti di tempo lavoro all'Azienda USL Valle d'Aosta.
Il Sindacato Nursing Up ritiene sia ormai giunto il momento di attivarsi presso tutte le istituzioni interessate , per ottenere il riconoscimento (attualmente negato) e quindi retribuire "come orario di servizio" il tempo impiegato per indossare le proprie divise.
Come è ormai noto, la suprema Corte di Cassazione, ha sancito che:
"se l'attività di indossare/togliersi la divisa è un'operazione diretta dal datore di lavoro, che ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, rientra nel lavoro effettivo e di conseguenza il tempo ad essa necessario deve essere retribuito."
Il Sindacato Nursing Up ritiene sia ormai giunto il momento di attivarsi presso tutte le istituzioni interessate , per ottenere il riconoscimento (attualmente negato) e quindi retribuire "come orario di servizio" il tempo impiegato per indossare le proprie divise.
Come è ormai noto, la suprema Corte di Cassazione, ha sancito che:
"se l'attività di indossare/togliersi la divisa è un'operazione diretta dal datore di lavoro, che ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, rientra nel lavoro effettivo e di conseguenza il tempo ad essa necessario deve essere retribuito."
La Regione Lombardia, con buon senso, ha provveduto ad emanare uno specifico provvedimento a valenza regionale che indica alle aziende sanitarie che il tempo dedicato alla vestizione-svestizione che avviene in "servizio" (come ad esempio per gli infermieri), deve essere computato come "orario di lavoro" e quindi retribuito.
Su sollecitazione dei diversi operatori sanitari operanti nella nostra realtà ci siamo prontamente attivati anche nella nostra regione per ottenere l'emanazione di un provvedimento regolamentare che riconosca finalmente ciò che gli infermieri fanno da decenni a titolo gratuito, ma che la legge indica debba essere retribuito.
Referente Nursing Up_Valle d'Aosta
Inf. Giovan Battista De Gattis