Istat: la Valle d’Aosta tra le regioni più dinamiche dal punto di vista migratorio
A seguito dei due anni di rallentamento migratorio dovuti alla pandemia e alle restrizioni imposte alla mobilità, nel 2021 Istat ha registrato circa un milione e mezzo di trasferimenti interni alla Penisola (+6,7%) e oltre 300 mila immigrazioni (+28,6%) nonché una riduzione a sole 158 mila del tasso di emigrazione (-1%). All’interno di tale scenario, la Valle d’Aosta si dimostra, anche grazie alla propria posizione di confine, attiva sia quanto all’accoglienza dei cittadini italiani sia quanto all’attrattività dei cittadini invece stranieri.
Le migrazioni in Italia
L’incremento della mobilità residenziale, che nel 2021 ha visto coinvolti più di un milione di italiani e circa 250 mila stranieri, concerne sia movimenti all’interno delle regioni (+7,4%) sia tra regioni diverse (+4,6%). Analizzando la quantità di iscrizioni e cancellazioni anagrafiche, Istat ha constatato che la regione più dinamica in termini relativi è proprio la Valle d’Aosta, che conta tassi pari a 37 iscrizioni e 36 cancellazioni ogni 1.000 abitanti; seguita da Lombardia (33 iscrizioni e 31 cancellazioni ogni 1.000 abitanti) e Piemonte (30 iscrizioni e 29 cancellazioni ogni 1.000 abitanti), essa stravince sull’ultima posizione della Basilicata (11 iscrizioni e 16 cancellazioni ogni 1.000 abitanti).
Città e comuni del meridione dell’Italia paiono essere maggiormente interessati dal fenomeno migratorio verso il settentrione, con circa 112 mila trasferimenti (+3%) perlopiù provenienti da Campania (30%), Sicilia (23%) e Puglia (18%); la regione di destinazione prediletta di tali flussi è in termini assoluti la Lombardia (28%), in modo particolare la provincia di Milano (14 mila arrivi).
Le migrazioni dall’estero
La migrazione straniera si dimostra ugualmente attiva ma comunque inferiore rispetto al periodo pre-pandemico, con circa 244 mila spostamenti (+27%) riscontrati nel solo 2021. Tra i Paesi europei di origine dei flussi spiccano la Romania con 25 mila trasferimenti, l’Albania con oltre 22 mila trasferimenti e – in periodo pre-bellico – l’Ucraina con 9 mila trasferimenti; consistenti anche i flussi provenienti da Marocco (15 mila), Bangladesh (15 mila), Pakistan (14 mila) e India (11 mila).
Quanto al territorio di destinazione, invece, la direzione prediletta resta il nord della Penisola (53,9%), seguito dal mezzogiorno (23,4%) e dal centro (22,7%); ancora una volta, la regione più apprezzata dalla popolazione estera pare essere la Lombardia con 47 mila iscrizioni anagrafiche, il 19% del totale.
Gli stranieri in Valle d’Aosta
Al 1º gennaio del 2022 sono in totale 8.090 i residenti stranieri in Valle d’Aosta, con prevalenza della componente femminile (4.450) su quella maschile (3.640). Tra i Comuni di abitazione principali primeggia Aosta con 2.944 ospiti, cui fanno seguito Saint-Vincent con 358 ospiti, Châtillon con 313 ospiti e Pont-Saint-Martin con 301 ospiti. I cittadini originari della Romania sono 2.257, mentre quelli originari di Albania e Ucraina sono rispettivamente 694 e 295; tra i Paesi extraeuropei spicca anche il Marocco con 1.535 ospiti.
Rimpatri ed espatri
Sono circa 75 mila (+34% rispetto al 2020, +10% rispetto al periodo pre-pandemico) gli italiani abitanti all’estero che nel 2021 hanno scelto di tornare nel proprio Paese di origine; con un complessivo 27% sul totale degli arrivi, ai primi posti della graduatoria per provenienza si trovano Regno Unito e Germania, che precedono Svizzera (7%), Francia (5%) e Spagna (4%).
In contrasto con l’ampio numero di cancellazioni anagrafiche riscontrato lungo tutto il passato decennio, a seguito della pandemia di Covid-19 la situazione pare essersi ribaltata, con un calo delle uscite pari al -1% rispetto al 2020 peraltro confermato dai primi dati del 2022 (-22%). Gli emigrati – la cui età media è di 33 anni per gli uomini e 30 anni per le donne – provengono prettamente da Trentino-Alto Adige (2,7‰) e Valle d’Aosta (2,5‰), data anche la posizione geografica di confine che facilita gli spostamenti con l’estero.