Lezioni in classe e sulle piste per riportare sugli sci i valdostani
Sempre meno valdostani sciano. Dei 3000 stagionali staccati in media ogni anno per i minori di 18 anni, 2500 sono per bambini delle scuole elementari, il restante per medie e superiori. Fino alla scorsa stagione lo stagionale per i bambini fino a 11 anni di età, per i quali gli sci club organizzano inoltre corsi di sci a prezzi agevolati, costava 30 euro. Terminate le scuole primarie i costi per le famiglie aumentavano considerevolmente. Per questo, con l’obiettivo di riportare i giovani sulle piste da sci, la Regione ha ideato per quest’anno uno Skipass per gli studenti valdostani minorenni del costo di 50 euro.
“I valdostani non sciano più e sono tanti i motivi per cui non lo fanno. – sottolinea l’Assessore all’Ambiente Albert Chatrian – Tocca a noi trovare soluzioni, non solo economiche”.
Accanto allo skipass giovani la Regione vuole riportare la promozione dello sci nelle scuole. Certo siamo lontani dalle settimane bianche che in passato venivano organizzate nell’ultimo anno delle scuole medie e nei primi anni delle scuole superiori. La proposta del progetto “Sci…volare a scuola”, presentato ieri sera, prevede per i bambini dell’ultimo anno delle scuole elementari una sorta di lezione, impartita dai maestri di sci o comunque da esperti del settore, sulle cinque regole da tenere quando si è in seggiovia e sulle dieci regole da osservare in pista. Per i ragazzi del primo anno delle scuole medie il 16 gennaio è organizzata invece una mattinata di pratica, a scelta fra sci nordico, sci alpino e snowboard. Grazie alla collaborazione con Confcommercio l’attrezzatura verrà data ai ragazzi a titolo gratuito o a prezzo agevolato.
Al momento, secondo quanto riferito dalla referente del progetto Luisa Spina le adesioni sono ancora timide. Sette scuole medie si sono dette interessate mentre al momento nessuna scuola primaria si è fatta avanti, se non per chiedere informazioni. Il termine per aderire al progetto scade il prossimo 18 novembre.
“Il progetto è di più ampio respiro sui tre anni – sottolinea Spina – Speriamo in futuro di poter loro offrire più giorni sugli sci”.
L’iniziativa è partita dagli Assessorati ai Trasporti, all’Istruzione e all’Ambiente. “La diffusione tra i giovani di una cultura sportiva rientra a pieno titolo tra gli obiettivi di apprendimento legati alla salute, al benessere, alla prevenzione e alla sicurezza” ha spiegato l’Assessora Chantal Certan. “Promozione fra le nuove generazioni degli sport invernali, ma anche nuovi investimenti nel settore degli impianti a fune, sono gli obiettivi del Governo regionale” ha ricordato invece l’Assessore Luigi Bertschy.
Tanti i partner del progetto: dall’Asiva, all’Associazione maestri di sci, all’Avef e all’Avif. Dal referente dello sci di fondo è arrivata la proposta di avere in futuro un unico skipass per lo sci di discesa e lo sci nordico.