“Medici e francese, meglio riflettere sulle scarse possibilità di crescita offerte”
Siamo proprio sicuri che lo sbarramento della prova di francese sia il motivo per cui i medici non trovano più attrattiva la Valle d’Aosta?Sicuramente ha un suo effetto, ma non è l’unico deterrente; talvolta si trasferiscono in Aziende sanitarie dove la seconda lingua la imparano, ma a spese della Regione autonoma.
A nostro avviso sarebbe opportuno riflettere anche sulle scarse possibilità di crescita offerte ai medici, sull’altalenante sistema di valorizzazione delle buone pratiche, sull’omeopatico contrasto agli sprechi in sanità e soprattutto sulle periodiche manovre di Palazzo che dimostrano come anche in Valle d’Aosta “non si muova foglia che la Politica non voglia”: assioma mal tollerato dalla maggioranza dei cittadini e dei professionisti sanitari.
Pertanto è doverosa la revisione del requisito di piena conoscenza della lingua francese per l’assunzione di personale medico in Valle d’Aosta, ma contestualmente è necessario creare le condizioni politiche affinché l’Azienda USL possa rinnovarsi alla luce di una Vision e di una Mission condivise/interpretate con coraggio da chi vi lavora.
Giovan Battista De Gattis
Segretario CittadinanzAttiva della Valle d’Aosta