Ospedale: “I valdostani hanno rimesso nelle mani del governo regionale la decisione”
leggo la e-mail del sig. Guichardaz su AostaSera e mi fermo per dieci minuti a riflettere come uomo prima, come operatore sanitario poi. Riporto alla mente quando dieci anni or sono accompagnavo mio padre al DH di oncologia e lui stesso si accorse che la struttura era stata allocata proprio vicino alle camere mortuarie……omissis i commenti.
Il referendum è un strumento democratico che permette al cittadino (che lo ritiene opportuno) di esprimersi su una particolare questione posta alla sua attenzione, ovvero nel nostro caso specifico sul volere un ospedale nuovo in pochi anni o un ospedale ristrutturato nell’arco di X anni.
Personalmente mi sembra improprio interpretare il risultato di un referendum che non ha raggiunto il quorum, ma sicuramente scorretto tenere da conto solo i NO espressi in quella consultazione. La domanda che mi pongo è: “Perché si continua a sottolineare (forzando la mano sui risultati referendari) sull’aspetto che sono i cittadini valdostani che non vogliono un ospedale nuovo?” Non è che ci si sta accorgendo che i lavori di ristrutturazione forse forse (per quanto precisi ed adeguati) non porteranno ad un risultato neanche lontanamente paragonabile a quello di un nuovo ospedale costruito di sana pianta dalle sue fondamenta? Or bene ho ripreso in mano la carta costituzionale e mi sono riletto cosa dice sul Referendum. A mio avviso il referendum incriminato dice che i valdostani non hanno ritenuto di esprimersi sulla questione, rimettendo nelle mani del governo regionale le opportune valutazioni e decisioni del caso. Saranno i rappresentanti votati democraticamente che avranno l’onere e l’onore di decidere per il popolo valdostano secondo scienza e coscienza………..”ai posteri l’ardua sentenza” disse Manzoni.
1. Il DH di oncologia allocato vicino alle camere mortuarie di Viale Ginevra
2. L’ipotizzato servizio di assistenza ai pazienti terminali lungo il corridoio che porta alle camere mortuarie del Beauregard.
Quanto sopra per condividere e riflettere su un argomento di vitale importanza per la Valle d’Aosta