“Pasquetta con vista”: il 28 marzo escursione con le ciaspole

14 Marzo 2016

Lasciata l’auto nel parcheggio del Col San Carlo, luogo dalle molte testimonianze storiche data la sua posizione strategica per il controllo dei transiti dal Colle del Piccolo San Bernardo, si calzano le ciaspole e si imbocca la strada poderale che si inoltra in un bel bosco di abeti e larici, habitat prediletto di scoiattoli, lepri, caprioli e camosci.

Il percorso è comodo, con poca pendenza ed a tratti, ove gli alberi lo consentono, si aprono suggestive vedute sul massiccio del Monte Bianco, meta prediletta di appassionati di alpinismo provenienti da tutto il mondo. Superato il bivio, che in estate conduce al Col de la Croix, si prosegue lungo il versante che si affaccia sul vallone di Arpy al fondo del quale vi è lo sbocco della galleria delle vecchie miniere di antracite e argento di La Thuile, i cui cunicoli attraversano il crinale che stiamo percorrendo. Qui veniva condotto il carbone estratto per essere caricato sulla teleferica e portato tramite questa a Morgex ove veniva trasferito via treno all’industria siderurgica Cogne di Aosta.

Lungo questo versante il bosco è a prevalenza di larici e si alterna a spazi aperti ove, in estate, si attraversano pietraie alternate a chiazze di rododendro.
Dopo un breve pendio si giunge nella splendida conca del Lac d’Arpy contornata dalle vette tra cui spicca al fondo il Mont Cormet (3.028 m). Costeggiando a destra il bianco ripiano del lago si risalgono i pendii che conducono al Colle Croce o Col de la Croix (2.378). Questi ambienti, costellati di radi larici sono ideali per galli forcelli, pernici e coturnici. Giunti quasi al colle si incontrano i resti del Ric. Brunet, una casermetta della seconda guerra mondiale, ruderi di cui tutta la zona è ricca a testimonianza dell’intensa attività di pattugliamento dei confini nazionali.

Dal colle, lo sguardo spazia dal Colle del Piccolo San Bernardo, al Mont Miravidi e tutta la catena del Monte Bianco e sulla nostra testa volteggiano i gracchi alpini. Con un po’ di fortuna si potrebbe scorgere l’imponente sagoma del gipeto, l’avvoltoio che è tornato a nidificare sulle nostre montagne.
Dopo uno spuntino ristoratore, nella migliore tradizione di Pasquetta, si rientra ripercorrendo l’itinerario di salita.

Date previste: lunedì 28 Marzo

Dislivello in salita: 428 m

Quota di partenza: 1.950 m

Quota di arrivo: 2.378 m

Tempo di percorrenza: giornata intera

Info 344 293 4602 / 344 293 4564
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