Per tenere aperto il distributore di metano trasformiamolo in un self-service

01 Marzo 2011

La chiusura dell’unico distributore di metano in Valle d’Aosta è una notizia sconfortante per chi, come me e altri utenti in valle, ha deciso di investire in quella direzione. La stessa Regione lo ha fatto, supportando la SVAP nella costruzione dell’impianto e soprattutto concedendo un contributo rottamazione di ben 1.500 euro a chi sarebbe passato ad un’automobile a metano. P

robabilmente quella campagna (insieme agli incentivi statali sulla rottamazione), che era un passo avanti verso la riduzione delle immissioni di Co2, non ha avuto il successo sperato perché è finita troppo presto: se fosse continuata anche dopo la scomparsa dei buoni benzina, forse, avrebbero aderito più persone e ora non ci troveremmo a fare un brutto passo indietro. Nel maggio 2009 ho deciso di acquistare un’auto a metano anche se non era ancora certa l’apertura del distributore (e sono passati 5 mesi prima che aprisse), ma molti non hanno voluto rischiare. Devo pensare che abbiano fatto bene?

Il quadro generale dei trasporti, tra parentesi, è molto grigio. Mi trovo, per motivi familiari, a spostarmi spesso tra Aosta e Torino: negli ultimi mesi ho subito un pesante rincaro del pedaggio autostradale sulla tratta valdostana (peraltro per un’autostrada perennemente invasa dai cantieri), per non parlare dei ben noti disagi sulla linea ferroviaria. Eppure, si sente parlare più di “People Mover” che di “Doppio Binario Elettrificato”.

Per non perdere il distributore di metano, però, ci sono forse delle soluzioni percorribili. Si potrebbe ridurre, anche di molto, la fascia oraria di erogazione del metano al pubblico, in modo da tagliare i costi per il personale sostenuti dalla SVAP. Se questo non bastasse, si potrebbe pensare seriamente ad un sistema di rifornimento self-service. Si tenga conto che il distributore di Plan Felinaz è già predisposto per il pagamento “fai da te”, ma le leggi nazionali ancora non consentono ai privati di rifornirsi da soli. La Regione però potrebbe presentare un disegno di legge per il self-service, come già è accaduto in provincia di Trento. Per chi non lo sapesse, inoltre, in Francia e in Spagna il metano self-service è da anni realtà, perché non tentare anche qui di approvare questa possibilità?

Il metano conviene all’ambiente, agli utenti (si risparmia almeno il 50% rispetto al costo della benzina) e all’amministrazione regionale che non deve rendere vani gli investimenti fatti fino ad oggi.

Matteo Arena

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