Presentate le dieci Fontine d’alpeggio finaliste del Modon d’Or
“Le difficoltà che il settore zootecnico e lattiero-caseario sta vivendo, tra aumenti dei costi di produzione e la siccità di quest’estate, sono cosa nota ma, nonostante tutto, le aziende hanno risposto in maniera eccellente”. Presenta così l’assessore regionale all’agricoltura, Davide Sapinet, l’edizione 2022 del Modon d’Or per le migliori fontine d’alpeggio, che a breve decreterà i vincitori.
Sono state infatti rese note le dieci fontine finaliste che, dopo l’ultima giuria – quella d’eccellenza che si riunirà martedì 29 novembre – decreterà i tre Modon d’Or e le sette Medaglie d’oro. Sono, in ordine alfabetico: Azienda Agricola Les Cretes di Favre Rino (Alpeggio Larveusse – Doues), Brunet Lavy S.S. (Alpeggio Murgno – Sarre); Chatelair Soc. Coop. Agricola (Alpeggio Moffe – Doues), Frères Béthaz S.S. Agricola Di Frachey Rosella (Alpeggio Vieille – Valgrisenche), La Vignettaz di Chabloz Fulvio & C S.S. (Alpeggio Plan de l’Eyve – Gressan), Papa Giovanna (Alpeggio Letanaz – Saint-Nicolas), Società Agricola Frères Diémoz S.S. (Alpeggio Orgeres e La Baou – Allein e Saint-Rhémy-en-Bosses), Società Agricola Frères Pinet S.S. (Alpeggio Chatillard – Torgnon), Vial Ronny (Alpeggio Perrey – Nus), Volget S.S. Agricola (Alpeggio Flassin – Saint-Oyen).
Sono stati 50 i produttori che hanno partecipato al concorso: “La giuria tecnica, composta da personale formato, ha degustato in quattro diverse sedute le fontine, selezionandone dieci”, spiega Pia Invernizzi, dirigente della struttura zootecnia, produzioni lattiero-casearie e laboratori. “Negli scorsi giorni si è riunita la giuria degli operatori del territorio, e il 29 novembre la giuria d’eccellenza con esperti ed i presidenti dei vari enti. La premiazione sarà poi il 2 dicembre nella Grandze del Castello di Aymavilles”. Le tre fontine che si aggiudicheranno il Modon d’Or avranno un premio in denaro di 1000 euro, 700 euro per le sette Medaglie d’oro.
“Quest’anno abbiamo avuto un calo di produzione pari circa al 20% ed un aumento dei costi di produzione, cerchiamo di far fronte alle difficoltà aumentando il prezzo di vendita di circa il 15%”, spiega Mauro Trèves, presidente della Cooperativa produttori latte e fontina. “Bisogna tenere alta l’asticella della qualità”.
Gli fa eco Andrea Barmaz, presidente del Consorzio produttori e tutela della Fontina Dop: “La Fontina è un nostro patrimonio storico, culturale ed economico. Gli sforzi fatti quest’anno meritano un riconoscimento. Come Consorzio, abbiamo investito nella promozione ed i risultati si sono visti. Nel concorso, emerge che la qualità è più omogenea rispetto agli altri anni, perché gli animali hanno mangiato erba secca ad un certo punto”.
“La Fontina è un prodotto ambasciatore della Valle d’Aosta”, conclude Roberto Sapia, presidente della Chambre Valdôtaine. “Tutte le attività per promuoverla sono utili a tutta la Valle d’Aosta”.