“Quando il distributore della Svap ha aperto al pubblico mi sono decisa ad acquistare un’auto”
Buongiorno,
vi scrivo per commentare l’articolo uscito appena qualche giorno fa “Tra meno di un mese la Valle d’Aosta resterà senza distributori di metano”.
Bè, è una notizia inconcepibile per chi, come me, ha acquistato da un anno un’auto a metano!
Com’è possibile che la stessa Regione che fino all’anno scorso prevedeva incentivi per l’acquisto di auto a metano oggi vanifichi tutto precludendo la possibilità di utilizzarle proprio a chi ha creduto a questa campagna di riduzione delle emissioni inquinanti? Io personalmente per anni mi sono mossa esclusivamente con i mezzi pubblici ed ho accolto favorevolmente l’impiego della nuova flotta di autobus a metano sui quali, per mesi, è stato affisso un volantino che spiegava che l’impiego del metano per autotrazione fa sì che si emetta in atmosfera una quantità di CO2 14 volte inferiore ai sistemi di alimentazione tradizionali (benzina e diesel)! E solo quando, finalmente, il distributore della Svap ha aperto al pubblico mi sono decisa ad acquistare un’auto! Quanti qui in Valle hanno fatto come me? Quanti hanno creduto possibile fare personalmente qualcosa per la riduzione delle emissioni pur senza rinunciare alla comodità di possedere un’auto propria?
Non vedo come si possa arrestare così bruscamente quello che era un evidente progresso della Regione: l’eliminazione dei buoni-benzina, ovvero la loro conversione in buoni-riscaldamento e la politica di incentivazione delle auto con combustibili alternativi stava innescando un processo virtuoso di rinnovo del parco auto valdostano (in nessun posto d’Italia ho visto tante auto sportive o “potenziate” ovvero fortemente “energivore” quanto in Valle d’Aosta) con conseguente progressivo miglioramento delle condizioni dell’aria!
Ed ora quale messaggio arriva a chi sta valutando seriamente i vantaggi ambientali e economici (diciamolo pure) di acquistare un auto a metano? Quali garanzie di approvvigionamento ci sono quando il solo ed unico distributore di tutta la Valle d’Aosta è di una società privata che può interrompere il servizio in qualunque momento in base alle sue esigenze di profitto?
Io non so perché si sia arrivati a questo punto, quando, a leggere le dichiarazioni riportate nel vostro articolo, c’è un problema di gestione economica da un lato ed esistono dei fondi che la Regione non riesce ad assegnare dall’altro, ma ritengo inammissibile che per una questione, a mio avviso (e parlo da ignorante), puramente burocratica la Regione incappi in una tale incoerenza o, peggio, inversione di tendenza!
Quello che so è che l’unica cosa che posso fare è quella di far sentire la mia voce insieme, spero, a quella delle altre 199 persone che si servono al distributore di metano della Svap e a quella di almeno una parte delle altre 128.000 che respirano la mia stessa aria qui in Valle.
Maria Summa
Aosta