Referendum: giudicate ammissibili le cinque proposte su riforma elettorale e nuovo ospedale

24 Luglio 2006

La Commissione regionale per i procedimenti referendari e di iniziativa popolare ha giudicato ammissibili le cinque proposte depositate dai comitati promotori, tutti facenti riferimento all’Alleanza progressista autonomista, mentre ha rigettato la proposta promossa dalla Lega Nord, per la riduzione delle tariffe elettriche.
Soddisfazione per il risultato è arrivata da Roberto Louvin, Vallée d’Aosta Vive, uno dei promotori, “Siamo soddisfatti – ha detto – perché con questo pronunciamento è stata aperta la porta ad una grande trasformazione del sistema politico valdostano. Se permarranno l’inerzia e la confusione che regna tra le forze politiche che governano la Regione è necessario dare al popolo la possibilità di riformare il sistema così degradato“.
Sulla stessa scia anche i rappresentanti degli altri movimenti politici promotori della proposte. Elio Riccarand dei Verdi vdA ha commentato che”é ora possibile avviare un’azione di cambiamento radicale del sistema elettorale della Valle d’Aosta. Il pronunciamento della Commissione dimostra anche che le proposte di legge sono state formulate con rigore e serietà“.
Giorgio Caniglia dell’Arcobaleno VdA ha evindeziato che “dare la possibilità ai cittadini valdostani di esprimersi su temi così rilevanti è un fatto positivo per la democrazia in Valle d’Aosta “.
Di parere opposto è stato invece il commento del presidente dell’Union Valdotaine, Guido Cesal, per il quale ?le questioni affrontate dai quattro referendum istituzionali trattano argomenti delicati e complessi che competono alle sedi previste dalla democrazia rappresentativa e al dibattito tra le forze politiche. Al contrario, il ricorso alla democrazia diretta presta il fianco a evidenti tentazioni demagogiche e populiste“.
Le cinque proposte di legge di iniziativa popolare giudicate ammissibili riguardano la riforma elettorale regionale e la costruzione di un unico nuovo ospedale regionale. Ora, ciascuno delle cinque proposte ammesse, dovrà ottenere almeno 5.200 firme per poter essere sottoposta all’esame del Consiglio regionale della Valle d’Aosta.

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