Scuola Moron, i genitori: “Va garantita l’esistenza di una scuola storica”

21 Aprile 2016

Con un’ordinanza, emessa dal Sindaco di Saint-Vincent la settimana scorsa, è stata chiusa la scuola di Moron: una doccia fredda per noi genitori e per i nostri bimbi! La decisione, presa per motivi di sicurezza, è stata davvero inaspettata perché nulla è mai caduto dai soffitti, nulla di sospetto è mai stato segnalato e neppure le maestre erano state messe al corrente delle recenti ispezioni effettuate.

Chiusura inaspettata anche perché avvenuta in un momento d’oro della storia di questa scuola: per il prossimo anno scolastico 2016-2017 si è registrato un vero e proprio “boom” di iscrizioni, con 14 iscritti solo in I elementare (a fronte dei 17 a capoluogo), mentre i bimbi dell’infanzia saliranno a 31 (ora sono 23). In totale quindi è una scuola che l’anno prossimo accoglierà ben 70 bambini, a conferma della sua qualità, da noi genitori sempre ribadita. Tali numeri rappresentano una grandissima soddisfazione anche per noi, che, appena due anni fa, ci siamo battuti con una petizione contro la chiusura della scuola. D’altronde, il plesso di Moron offre un servizio a tutte le famiglie della collina fino al Col di Joux, oltre al fatto che molti degli iscritti sono bambini provenienti anche dal capoluogo, i cui genitori sono disposti a pagare ben 45 euro mensili di trasporto scolastico pur di frequentare questa scuola.

Non possiamo fare altro che comprendere e rispettare la decisione temporanea presa dal Sindaco, rimanendo in attesa della seconda perizia che verrà effettuata entro un mese e mezzo circa. I tempi sono ancora immaturi, tutto è ancora da verificare e suscettibile di trovare soluzione. Siamo comunque sollevati dalla tempestività con cui il Sindaco e i suoi collaboratori si sono attivati e grati per la disponibilità a coinvolgerci e a tenerci informati in maniera puntuale e trasparente.
Nel frattempo è nostra volontà individuare soluzioni propositive per permettere a tutti i bambini di giocare e correre in uno spazio esterno e sicuro, dato che l’edificio scolastico del capoluogo, in cui è stata spostata la primaria di Moron, ne è incredibilmente sprovvisto, evitando in tal modo, a bambini tra i 6 e i 10 anni, di trascorrere intervalli e pause pranzo in spazi interni alla struttura.

L’attesa fiduciosa, le speranze e il nostro impegno non impediscono tuttavia il sorgere di alcuni dubbi e perplessità, che vanno interpretati alla luce della storia della scuola che si cerca da anni di chiudere: il timore è che quanto accaduto possa venire in qualche modo strumentalizzato a livello politico.

Un’ulteriore perplessità riguarda la collocazione dei bambini dell’infanzia a Villa Romolo, dove verranno sistemati a partire dalla prossima settimana. Fa un po’ specie infatti che in pochi giorni l’attuale amministrazione risolva i problemi di idoneità della struttura quando due anni fa, per gli amministratori di allora, gli stessi problemi erano ritenuti insormontabili e avevano comportato addirittura lo spostamento della scuola dell’infanzia regionale del capoluogo nel seminterrato dell’edificio scolastico del paese, dove si trova tuttora.
Ci teniamo particolarmente a ringraziare le maestre per la cura e la sensibilità con le quali hanno cercato di rendere il meno traumatico possibile il disorientamento e i timori dei nostri bimbi, che si sono trovati dalla sera alla mattina a cambiare le proprie routines e a doversi ambientare in una realtà per loro nuova e dalle caratteristiche diverse rispetto a quella a cui erano abituati. Il loro sorriso nell’accogliere i bambini, nonostante il disagio professionale e, ne siamo certi, anche il dispiacere personale, ci ha dato, ancora una volta, la misura della loro professionalità e della loro passione.

Speriamo comunque che i problemi in questione si risolvano nel migliore dei modi e che le intenzioni proclamate a voce si trasformino in azioni e scelte concrete, a confermare la reale volontà non solo politico-amministrativa, ma anche politico-scolastica, di trovare soluzioni che garantiscano l’esistenza di una scuola storica che è cuore pulsante e fiore all’occhiello della collina di Saint-Vincent.

 

I genitori di Saint-Vincent, plesso di Moron

 

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