Si delinea sempre più il nuovo assetto politico: mercoledì il nuovo esecutivo
Alle prossime elezioni politiche di aprile manca poco meno di un mese e mezzo e in Valle d’Aosta tale data ha sconvolto il panorama politico più che in ogni altra regione Italiana.
I DS passando all’Unione hanno destato le ire dell’Union che non ci ha pensato due volte a chiudere la porta per far entrare dall’ingresso secondario Federation Autonomiste e Stella alpina.
Altro colpo di scena poi il ritiro della candidatura di Ivo Collé parlamentare uscente.
Insomma il quadro politico valdostano non gode certo di buona salute.
Sembra però che dopo questa breve influenza il vaccino sia stato trovato.
Raggiunto infatti l’accordo tra l’Union, Federation e Stella alpina sul nuovo assetto di governo e sul nominativo da affiancare a quello di Augusto Rollandin.
Sarà così Marco Viérin di Stella Alpina il nuovo candidato per la Camera dei deputati.
I due qualora eletti, si schiereranno con Romano Prodi con il quale” l’Uv da anni ha una sorta di alleanza”.
In Giunta regionale invece l’assessorato che per 8 anni è stato del diessino Piero Ferraris passerà alla Féderation autonomiste.
Intanto anche se ufficialmente nulla è stato confermato il presidente della regione Luciano Caveri prepara il programma del suo secondo governo, il Caveri BiS, alla luce della nuova coalizione.
È probabile che mercoledì 22 il nuovo esecutivo prenderà possesso di Place Deffeyes. Domani sera dovrebbe infatti arrivare la rattifica del nuovo governo la cui definizione è stata assegnata a Caveri.
Il Balletto per chi prenderà l’assessorato regionale alle attività produttive non è ancora finito, i nominativi papabili sono quelli di Leonardo La Torre e Francesco Salzone.
Il rimpasto di Giunta poi mette in campo nuove ipotesi: la più accreditata parla di un’uscita di Teresa Charles, assessore alla cultura. In entrata si ipotizza il giovane Laurent Viérin o Guido Cesal al Turismo, se così fosse potrebbe esserre Pastoret a tornare alla guida dell’assessorato alla cultura.
Insomma sono solo ipotesi.
In casa Union comunque continuano gli attriti sulla posizione di Carlo Perrin, ex presidente della Giunta alla guida del gruppo dei nove, che in realtà nove non sono più.
Perrin oggi prenderà la decisione, la più dura forse della sua carriera politica: rimanere sotto il segno del Leone rampante e condurre una battaglia interna contro la deriva del Mouvement oppure uscire e diventarne antagonista, ipotesi questa attesa dal movimento di Vallée D’Aoste Vive che nel definire il quadro politico delinatosi ha definito le dimissioni della Giunta la chiusura di un sipario di sette mesi di paralisi del Governo.
Il nuovo esecutivo per Vallée d’Aosta vive non nasconderebbe comunque il disastro di quello che muore in queste ore.
Per i DS la scelta dell’Union tradirebbe anche le scelte fatte dagli elettori.
Inoltre per Laurino Réan segretario del movimento,” il comportamento sleale sarebbe stato quello dell’Union alla quale – ha detto – I DS avrebbero dato sostegno in maggioranza anche quando questa rischiava di andare a pezzi”.
Réan inoltre ha accusato l’UV di aver chiesto ai DS un programma per avallare la candidatura di un diessino al parlamento, mentre a Stella alpina il programma sarebbe stato offerto.
Intanto gli elettori attendono il delinearsi del mosaico per capire in quale direzione andare.