Sorgerà a Verrayes la prima casa in paglia della Valle d’Aosta
Sorgerà in frazione Vevoz nel Comune di Verrayes la prima casa in paglia in Valle d’Aosta. Il progetto come l’approccio scelto è particolare e l’idea è venuta alla coppia Daniele Pierini e Francesca Dondero, dopo aver comprato un rudere in pietra da ristrutturare per realizzare il loro progetto di vita.
“Siamo partiti con l’idea di ristrutturare piuttosto che costruire dal nuovo – spiega Pierini – in quanto pensiamo sia doveroso recuperare i vecchi villaggi e perché troviamo tale dimensione molto più interessante rispetto al modo odierno di costruire, anonimo e senza spazi di condivisione. Eravamo inoltre attratti dall’idea di cercare di vivere il posto piuttosto che utilizzarlo solo come luogo dove mangiare e dormire. Insieme alla casa in pietra c’era anche un rudere completamente diroccato dal quale vogliamo ricavare delle camere da adibire a B&B. Su questo punto avevamo piena libertà su come costruire. La scelta di farlo con struttura in legno e balle di paglia è stata dettata da vari fattori, tra cui la possibilità di costruzione tramite laboratori e quindi la realizzazione del progetto diventa un’esperienza nuova e momento di condivisione con altre persone”.
Il laboratorio che darà vita al progetto comincia giovedì 26 settembre e durerà quattro giorni, fino alla sera di domenica 29 settembre. L’unione fa la forza, come si dice, e l’occasione è buona per scoprire un nuovo modo di costruire, eco-sostenibile e “insieme”. “Il cantiere di costruzione è infatti stato impostato come un corso – spiega ancora Pierini – dove si alterneranno momenti teorici alla pratica, con l’obiettivo di tirar su il primo piano”. Il corso sarà tenuto da Edilpaglia di Torino, azienda specializzata in questo tipo di costruzioni, e avrà un costo di 200 euro a testa comprendente docenza e pasti (altri 25 euro sono richiesti per assicurazione da versare entro mercoledì 25 settembre). Per chi arriva da fuori Valle e vuole partecipare c’è anche la possibilità di dormire in zona.
Le case di paglia hanno una lunga storia ma il tipo di costruzione che viene impiegata anche a Verrayes nasce in Nebraska, negli Stati Uniti, dove la mancanza di legname e pietre ha portato alla costruzione di case con gli scarti dei cereali (la paglia appunto). Inizialmente non c’era la struttura in legno e le balle erano portanti. In Trentino esiste l’unico esempio italiano di casa autoportante, la normativa in materia ha poi obbligato a costruire le case in paglia con struttura in legno. La paglia serve quindi solo come mattone e come isolamento. In Valle a realizzare la struttura portante è stata la ditta Chenevier s.p.a.
“La casa in paglia è altamente sostenibile a livello ambientale – evidenzia Daniele Pierini – quasi interamente biodegradabile e molto confortevole dal punto di vista della vivibilità: ambienti sani grazie alle pareti traspiranti, un isolamento termico eccellente e quindi poco dispendioso energicamente.
È inoltre una tipologia di costruzione molto semplice ed economica nonché esteticamente molto bella: l’intonaco (cocciopesto realizzato a partire da tegole di recupero dell’antico fabbricato all’esterno e terra cruda internamente a partire dalla terra del luogo) viene applicato direttamente sulla paglia formando la caratteristica superfice irregolare e movimentata delle case in paglia, molto appagante appunto per l’occhio.
Il nostro è quindi un esperimento, in realtà già ben collaudato altrove, nel quale metterci in gioco e provare a costruire in maniera differente e più responsabile”.
Per tutte le informazioni su corso e progetto e per iscrizioni è possibile contattare Daniele Pierini scrivendo alla mail dan.pierini@gmail.com oppure cell. 340 3866243.